Arriva il robot sarto che permette di realizzare e personalizzare gli abiti con tessuti smart, in ottica sostenibile: l’invenzione di 4D Knit Dress. 

Un robot sarto e tessuti intelligenti per una moda su misura ed eco-sostenibile: è il progetto della 4D Knit Dress che ha come obiettivo principale quello di elaborare soluzioni per personalizzare gli abiti e realizzare, dunque, indumenti con tessuti sostenibili. Scopriamo, dunque, in cosa consiste questa ambiziosa idea.

Robot sarto per confezionare abiti sostenibili

La 4D Knit Dress ha ideato un particolare progetto che vede l’utilizzo di un robot sarto e di tessuti smart e che ha, come obiettivo principale, quello di combattere lo spreco tessile associato al fast fashion.

Tale tecnologia, infatti, consente di adattare e personalizzare gli abiti, in base alla corporatura: in questo modo, dunque, si evitano sprechi inutili che, in sostanza, possono essere associati all’industria del fast fashion, ossia della “moda veloce“, che impone di cambiare indumenti in base alle mode, senza pensare, alla fine, ai danni che si infliggono al pianeta.

Grazie a un sistema di lavorazione a maglia computerizzata, portato avanti da un braccio robotico, si modellano i capi grazie alla forza del calore. In questo modo, i panni sono personalizzati per adattarli meglio al fisico e, cosa importante, per durare di più nel tempo.

L’idea del robot sarto e dei tessuti smart: gli ideatori

Tale piattaforma utilizza, nella pratica, tessuti smart capaci di trasformarsi: inoltre, sono anche isolanti e traspiranti. L’invenzione in questione è stata sviluppata dal Self-Assembly Lab del Massachusetts Institute of Technology, che ha collaborato con Ministry of Supply, azienda di abbigliamento hi-tech.

Tali tessuti, già utilizzati per la realizzazione di mascherine e maglioni, dunque potrebbero rappresentare le fibre del futuro, per un mondo sempre più sgombro da rifiuti tessili.

L’uso di fibre sensibili al calore, integrate nei capi, permette di modificare l’aspetto dell’abito, ad esempio per creare delle pieghe, ma anche delle nervature o, semplicemente, per dare maggiore definizione alla silhouette.

Come avviene il processo di modellazione

Tale processo di modellazione, affidato alla precisione di un robot, permette, dunque, di ridefinire il concetto di vestiario, allontanandosi dalla filosofia del consumo veloce e puntando, in sostanza, su una moda più consapevole e sostenibile.

David Griffin, uno dei ricercatori, ha mostrato come il calore faccia restringere le fibre, modellando l’abito in specifiche aree e consentendo, al contempo, una personalizzazione molto particolare.

Grazie a tale tecnologia, un singolo capo può essere reinventato più volte, estendendone il ciclo di vita e, nel contempo, mettendo a disposizione una valida alternativa alla produzione di massa.

Inoltre, tale scoperta potrebbe cambiare, alle fondamenta, il sistema distributivo, in quanto – in teoria – potrebbe dare ai negozi la possibilità di ridurre le scorte ed adattare gli abiti alla misura del cliente.