Sempre più utenti ascoltano la musica in streaming, attraverso i vari servizi a disposizione: scopriamo i dati dell’Italia e degli USA.
Sia in Italia che negli Stati Uniti, lo streaming musicale è molto amato, considerando i dati che emergono da entrambi i Paesi, dove il settore è letteralmente spopolato: nello Stivale, in particolare, si registra una crescita del 18% a partire dai primi mesi del 2024 e, in generale, 139 milioni di euro di guadagni, che – sostanzialmente – fanno capire la portata di questo giro d’affari. Scopriamo, dunque, insieme tutti i dati relativi all musica in streaming del nostro Paese e di quello a stelle e strisce.
Musica e streaming, un binomio amato da italiani e statunitensi
Lo streaming, in Italia, continua a fare faville: gli utenti, amano o utilizzare i servizi di streaming in abbonamento o nella versione gratuita con pubblicità per ascoltare i brani che più amano.
E, rispetto al 2023, già nei primi mesi del 2024, tale tendenza è cresciuta del 18%.un dato molto interessante e accattivante, soprattutto per l’industria musicale: si parla di un guadagno che va oltre i 25 miliardi di dollari all’anno.
Le piattaforme di streaming musicale più amate sono Spotify, Apple Music, Deezer e servizi simili che mettono a disposizione degli utenti un’ampia scelta di contenuti musicali continuamente aggiornati, anche in base alle novità che sono introdotte sul mercato musicale stesso.
La crescita dello streaming in Italia: i dati
In Italia, nello specifico, si è registrata una crescita dello streaming musicale pari al 18,2%: un dato molto interessante, considerando il fatto che, in alcuni casi, rappresenta la principale fonte di sostentamento per le case discografiche e, di conseguenza, anche per gli artisti.
Nel primo semestre del 2023, infatti, la Federazione Industria Musicale Italiana ha stilato un primo bilancio, nel quale si nota come lo streaming sia diventato uno dei principali sostenitori dell’industria musicale.
Dal bilancio, infatti, si legge che si registra una crescita complessiva del 14,2% che si traduce in un fatturato di più di 175 milioni di euro su base annuale. Inoltre, aumentano anche i ricavi della fascia ad-supported del 22,9%, anche se, bisogna sottolinearlo, c’è una piccola flessione per quel che concerne ricavi provenienti da video streaming che pari, nei fatti, a -0,5%.
I dati in territorio USA
Spostandoci in USA, inoltre, si nota che il mercato musicale in streaming rappresenta l’84% ed è, come in Italia, molto amato dai consumatori secondo quanto confermato anche dal Recording Industry Association of America (RIIA).
Secondo i monitoraggi condotti da quest’ultimo, per quel che riguarda il primo semestre del 2023, si sottolinea come l’entrata del settore musicali derivino, in sostanza, per l’84% dal settore dello streaming, per l’11% delle vendite fisiche, per il 3% dai download digitali e per il 3% da Synch (brani musicali associati a video).