Scopriamo insieme perché la posta indesiderata è chiamata, da sempre, spam: la storia e qualche curiosità su questo particolare termine.
Da sempre, sostanzialmente da quando abbiamo memoria, la posta indesiderata è sempre stata chiamata “spam“. Vi siete mai chiesti, però, da dove proviene questo termine e perché è stato affibbiato a questa tipologia di comunicazione via e-mail? Senti abbiamo fatto sorgere la curiosità, allora continuato a leggere: scopriremo, infatti insieme all’origine del termine e il suo significato.
Perché la posta indesiderata si chiama spam
Anche se, al giorno d’oggi, attribuiamo il termine spam alla posta indesiderata che riceviamo ogni giorno e che finisce nell’apposita casella, c’è da dire che il termine, di origine inglese, riguardava, un prodotto che, in sostanza, si discosta totalmente dal mondo digitale: parliamo della carne in scatola.
Tale carne, nello specifico, era contenuta nel rancio dei soldati a stelle strisce che la portavano con sé in combattimento nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Nell’era informatica, però, tale termine fa riferimento, invece, alla ricezione di messaggi sostanzialmente sgraditi, che contengono, la maggior parte dei casi, messaggi promozionali e/o commerciali.
C’è da dire di più: spam e no, oltretutto, il nome del marchio che produceva proprio questa carne in scatola, prodotta dall’azienda statunitense Hormel Food Corporation, che iniziò a commercializzarla a partire dal 1937.
Il termine, dunque, faceva riferimento al prodotto contenuta all’interno della scatoletta che, non abbreviato, era “spiced ham”, ossi “prosciutto speziato“.
Il collegamento con le email indesiderate
A questo punto, ci si può chiedere: perché il termine spam, poi, è stato collegato in informatica all’e-mail indesiderate?
Ciò può essere spiegato, facendo un salto negli anni ’70, durante i quali il gruppo comico inglese Monty Python’s Flying Circus fece uno sketch all’interno di una locanda.
La cameriera mostra i clienti le pietanze che poteva servire loro e che erano tutte a base di carne spam. A quel punto, i personaggi vestiti da vichinghi iniziarono a ripetere, in modo ossessivo, parola spam.
Pertanto, da quel momento in poi, il termine spam fu collegato a qualcosa di indesiderato, sgradito.
La parola spam, però, fu utilizzata, in ambito informatico, a partire dal 1994 quando due avvocati di Phoenix, in Arizona, assunsero un programmatore al fine di inviare un annuncio promozionale a tutti gli utenti di diversi di gruppi di discussione che facevano parte di USENET.
Coloro che ricevettero tale comunicazione, alla fine, etichettarono la stessa con il termine spam, ossia come un messaggio indesiderato che, nei fatti, non avrebbero voluto ricevere.
E, da allora, spam è diventato il termine ufficiale per definire quel tipo di comunicazioni che, per l’appunto, risultano essere indesiderate ed inutili.