Un caricabatterie universale per ridurre i rifiuti e semplificare la vita dei consumatori: un’idea che dall’Europa si espanderà altrove.
Il percorso è iniziato nel 2022 e ora, nel 2024, dovremmo finalmente vedere trasformarsi in legislazione nazionale il principio di riduzione dei rifiuti elettronici e di semplificazione della vita dei consumatori con l’obbligo di avere caricabatterie universali per tutti i device. La votazione è avvenuta infatti due anni fa ma, per dare tempo ai produttori, gli obblighi in realtà scattano solo da quest’anno. Il nuovo standard scelto è quello USB C e tutti dovranno adeguarsi e fornire i propri device di ingressi standard. Lo scopo dichiarato è soprattutto quello di evitare la moltiplicazione degli accessori inutili. Accessori che arrivano a produrre quasi 1000 tonnellate di rifiuti l’anno.
Fino alle generazioni precedenti iPhone 15, possedere un device Apple significava dover fare i conti con un cavetto fatto apposta per ricaricare e trasmettere file. Dopo una lunga ritrosia, a settembre dell’anno scorso, è arrivato finalmente lo smartphone della Mela senza più ingresso lightning ma con una classica porta USB C. Segni dei tempi che cambiano.
L’introduzione dell’obbligo del caricabatterie universale ha di certo portato più di qualche scossone e di mal di pancia. Ma ora è realtà. Avere un caricabatterie universale e che quindi può essere utilizzato su più device senza che ci siano oggetti diversi in giro è un ottimo modo per risparmiare. Una domanda che rimane è quella della ricarica rapida: i vari device, a seconda della loro fascia di prezzo, hanno anche batterie diverse. La ricarica rapida dovrà quindi in futuro essere resa più omogenea, in modo da poter essere gestita con i caricabatterie non più proprietari. L’aspetto forse più interessante però di questa questione non è tanto che Apple si sia per una volta adeguata alle leggi che non le piacciono ma che potrebbe essere costretta a cambiare i suoi smartphone anche fuori dall’Unione Europea.
L’esempio offerto dall’Europa sembra essere stato recepito da almeno un altro Paese nel mondo: l’India. Il Paese in cui Apple ha parte delle proprie industrie ha infatti già promulgato una legge secondo cui a partire dal 2025 tutti i cellulari dovranno avere un ingresso per il caricabatterie universale. Nel Paese la discussione tra organi governativi e società della Mela prosegue, soprattutto con Apple che sta cercando di convincere tutti di aver bisogno di più tempo per adeguarsi rispetto ai termini indicati e che l’alternativa potrebbe essere un ritardo nella produzione. Ritardo che ovviamente avrebbe ripercussioni anche sull’economia generale del Paese. Ma oltre all’India anche la California si prepara a inserire un obbligo per i device in vendita che entrerà in vigore entro il 2026. Il futuro potrebbe quindi essere molto più facile e unificato per gli utenti anche in zone diverse del pianeta.
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