Bollo auto, 4 trucchi per non pagare secondo l’esperto

Bollo auto

Scritto da

Daniela Caruso

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Quattro trucchi per non pagare il bollo auto secondo un esperto: di seguito, vi illustriamo quali sono. 

Il bollo auto rappresenta una delle tasse che è elusa più di frequente. La mancata corresponsione non deriva sempre dalla scelta di voler evadere la tassa in modo consapevole. Spesso, si dimentica la scadenza del bollo, sia per distrazione, sia perché si tende a dare maggiore importanza al rinnovo dell’assicurazione, fondamentale per poter circolare. Ci sono, però, 4 trucchi da tenere in considerazione, qualora non si voglia pagare il bollo, secondo quanto apprendiamo da un video su YouTube dell’avvocato Angelo Greco.

Bollo auto, la tassa più evasa in Italia: le ragioni

Il bollo auto, dunque, è una delle tasse meno pagate in Italia, non sempre perché la si voglia evadere ma anche perché -per la stessa – non esiste un preavviso di scadenza o, in alternativa, dei solleciti di pagamento con un riepilogo delle rate omesse, con relativi interessi e sanzioni.

Di fronte a tali situazioni, ci si può chiedere se esistano dei metodi per evitare il pagamento del bollo, anche quando si è in torto.

Come non pagare il bollo auto
Come non pagare il bollo auto (pianetacellulare.it)

Anche se alcuni ricorsi fiscali sono archiviati per vizi formali o ritardi amministrativi, l’ingegnosità degli avvocati nell’ideare soluzioni processuali per annullare i debiti è decisamente notevole.

È noto che il bollo deve essere saldato annualmente, a prescindere dall’utilizzo del veicolo. Sono tenuti al pagamento anche coloro che conservano l’auto in garage o all’estero per motivi lavorativi, così come gli eredi di un veicolo non ancora diviso in eredità.

Esenzioni della tassa: i casi

Esistono, però, delle esenzioni che permettono, dunque, al cittadino di non pagare il bollo auto: non si paga il bollo in caso di furto del mezzo o di disabilità del proprietario, come previsto dalla legge 104/1992.

Anche le auto d’epoca o storiche godono di tali esenzioni, a partire dal trentesimo anno dalla loro immatricolazione. Stesso discorso, inoltre, vale anche per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Inoltre, le regioni possono anche stabilire delle agevolazioni per veicoli elettrici e/o meno inquinanti.

Auto d'epoca
Auto d’epoca (pianetacellulare.it)

Va chiarito che la polizia stradale non ha gli strumenti per verificare il pagamento del bollo, essendo limitata alla verifica delle norme del codice stradale e dell’assicurazione che deve essere obbligatoriamente associata al veicolo.

La verifica delle tasse, infatti, spetta alle autorità fiscali, quindi la mancata corresponsione del bollo non impedisce la circolazione, a differenza dell’assicurazione.

Come l’ente creditore può riscuotere la tassa

Per procedere alla riscossione del bollo, l’ente creditore, di norma la regione, deve inviare un avviso di pagamento entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla scadenza. Se l’avviso è spedito oltre tale termine, la richiesta diventa illegittima per decadenza, in quanto la tassa va in prescrizione dopo tre anni, rendendo irricevibili richieste per periodi precedenti.

Infine, le cartelle esattoriali devono specificare, nel dettaglio e in maniera distinta, capitali e interessi per ogni annualità, in ossequio al principio di trasparenza amministrativa.

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