L’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale nel pubblico impiego, ha reso noto che una larga fetta di lavoratori del nostro Paese sta registrando un aumento mensile degli stipendi. Di quali lavoratori parliamo? A quanto ammontano gli aumenti? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa notizia molto piacevole.
Il momento economico degli ultimi anni ha condizionato parecchie scelte dei vari cittadini del nostro Paese. tutti quanti noi, infatti, abbiamo dovuto fare i conti con l’aumento dei prezzi dovuti all’inflazione. Questi aumenti – presenti un po’ in tutti i campi, compresi quelli dei beni e dei servizi di prima necessità – hanno influenzato la vita di molte famiglie italiane.
Sono stati molti, dunque, gli italiani a dover effettuare delle rinunce per arrivare con maggiore tranquillità alla fine del mese. Alcune categorie di lavoratori, però, hanno ricevuto in passato, stanno ricevendo e avranno in futuro delle bellissime notizie sul fronte degli stipendi.
Quali lavoratori hanno avuto un aumento mensile medio molto importante? A cosa è dovuto? Scopriamo tutti i dettagli a riguardo, analizzando ciò che ha reso noto l’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale nel pubblico impiego. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
La nuova tornata contrattuale del periodo compreso fra il 2022-2024 ha fatto registrare importante aumenti salariali per tutti quanti i lavoratori italiani appartenenti al settore pubblico. Tutti i dipendenti statali, infatti, hanno avuto, e stanno ancora avendo, degli aumenti medi di circa 160 euro al mese rispetto alla tornata antecedente. Un aspetto molto importante, che ha permesso a questi lavoratori di contrastare al meglio gli effetti dell’inflazione.
Questo dato è stato reso pubblico dal rapporto semestrale sugli stipendi fornito dall’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale nel pubblico impiego.
Inoltre, è emerso che dal primo mese di questo 2024, l’aumento degli stipendi ha registrato una percentuale vicina al 6%. Un aspetto molto importante, che sta dando maggiore sicurezza in termini economici a milioni di famiglie del nostro Paese.
Un altro elemento molto positivo che salta fuori dal rapporto dell’Aran è che tutti questi aumenti sugli stipendi hanno superato i tassi di inflazione rispetto alle ultime due tornate di rilevamento. I dipendenti non dirigenti della Pubblica Amministrazione, poi, hanno avuto aumenti di oltre il 19% a dicembre dello scorso anno, per merito dell’anticipo dell’indennità di vacanza.
Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, ha mostrato tutto il suo orgoglio su questi dati e ha, poi, aggiunto: “Dare continuità alla contrattazione è un fondamentale segnale di riconoscimento per i tre milioni di dipendenti pubblici impegnati a fornire servizi ai cittadini e alle imprese“.
E ancora: “Con la nuova tornata contrattuale, Aran e le organizzazioni sindacali dimostrano concretamente il loro impegno costante per assicurare condizioni lavorative eque e competitive. Rilanciare il lavoro pubblico è l’obiettivo di tutti quanti“.
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