Molti utenti sono rimasti a bocca aperta per quello che sta succedendo su ChatGPT: il servizio, infatti, sembra impazzito.
Negli ultimi giorni, molti utenti hanno segnato diverse anomalie di ChatGPT: le segnalazioni riguardano, nello specifico, risposte insolite generate dal sistema le cui prestazioni hanno lasciato alquanto a desiderare. Tali anomalie sono state rilevate, per la prima volta, su un noto forum online dedicato al servizio di OpenAI, dove gli utenti hanno iniziato a condividere le proprie esperienze legate ai malfunzionamenti del chatbot. OpenAI ha – fin da subito – riconosciuto il problema, di cui ha parlato in diverse comunicazioni ufficiali, assicurando l’utenza che erano già in atto misure correttive per ripristinare il servizio allo status quo ante. Scopriamo insieme cosa è successo e qual è stata la risposta della società.
Nessun servizio è esente da malfunzionamenti e, lo stesso, vale per ChatGPT. Gli utenti, infatti, hanno riportato diversi comportamenti anomali da parte del chatbot, che ha iniziato, oltretutto, a generare testi in lingue non impostate dagli utenti, ad inviare, poi, messaggi minacciosi, nonché ad elaborare una serie di ripetizioni che hanno saturato le interfacce utente.
Tali episodi hanno indotto molti definire il chatbot come “impazzito“. L’origine di queste disfunzioni non è stata subito chiarita, ma OpenAI ha confermato di essere al lavoro per identificare e risolvere il problema, fornendo aggiornamenti, in ta senso, mediante i canali ufficiali dell’azienda.
La community ha reagito condividendo screenshot e racconti delle interazioni insolite avute con ChatGPT, nelle quali si potevano leggere testi redatti in diverse lingue, tra le quali possiamo citare lo “spanglish“, (mix di spagnolo e inglese, ndr) nonché dichiarazioni inquietanti che parlavano della presenza fisica dell’intelligenza artificiale.
Alcuni utenti – in tal senso – hanno espresso la propria preoccupazione in merito, parlando al riguardo, anche se in modo scherzoso, dell’avanzare di veri e propri scenari fantascientifici.
Al di là dell’incidente specifico, tali episodi fanno emergere questioni di più ampio respiro in merito all’affidabilità e ala stabilità dei sistemi di intelligenza artificiale avanzati come ChatGPT.
Anche se sono tra le tecnologie più sofisticate disponibili al momento sul mercato, problemi di questo tipo evidenziano che il percorso che porta alla creazione di sistemi affidabili al 100% è ancora lungo e richiede ulteriori ricerche e uno sviluppo approfonditi.
OpenAI ha – in seguito – annunciato che il malfunzionamento era stato contenuto e che ChatGPT era tornato a funzionare correttamente, senza aver registrato, in seguito, ulteriori segnalazioni in merito al comportamento anomalo del chatbot.
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha anticipato l’arrivo di una nuova versione del modello, ChatGPT-5, annunciando, in tal senso, miglioramenti molto importanti, in termini di capacità e prestazioni.
Tali dichiarazioni alimentano le aspettative per i miglioramenti che, in futuro, saranno introdotti nel campo dell’intelligenza artificiale e per applicazioni che supportano questo tipo di tecnologia.
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