Effetto tana del coniglio: in cosa consiste il fenomeno che si sta diffondendo su TikTok e che coinvolge anche utenti minorenni.
TikTok è al centro di un’indagine lanciata dalla Commissione Europea a causa di quello che è stato definito il cosiddetto “effetto tana del coniglio”, che già sta preoccupando tanti utenti e che, nei fatti, potrebbe incidere negativamente sui giovani utilizzatori della piattaforma. Tale termine, nello specifico, descrive la tendenza degli algoritmi dei social media che inducono dipendenza, suggerendo continuamente contenuti basati sugli interessi personali al fine di massimizzare il tempo trascorso dagli utenti sul sito. Tali contenuti possono diventare – in alcuni casi – provocatori o estremi, andando incontro le regole e le politiche di moderazione. Scopriamo, dunque, insieme di cosa si tratta e come tutelarsi.
La Commissione Europea che TikTok abbia infranto varie normative del Digital Service Act (DSA), che riguardano la protezione dei minori, una pubblicità più equa, nonché l’accessibilità dei dati.
L’azienda proprietaria di TikTok, ByteDance, è accusata – nello specifico – di non aver valutato e tenuto sotto controllo, in modo adeguato, i rischi legati sia al sistema che agli algoritmi di TikTok, tra i quali possiamo annoverare l’incitamento a specifici comportamenti o l’intensificazione dell’effetto tana del coniglio.
Le insidie per gli utenti, dunque, sono dietro l’angolo, per questo la Commissione chiede maggiori tutele per gli utenti, in particolare quelli minorenni.
In risposta alla situazione che si è venuta a delineare, la Commissione Europea chiede, dunque, l’attuazione di strumenti più efficaci per la verificare l’età, al fine di prevenire l’accesso dei minori a contenuti non adatti alla loro età.
Al momento, i meccanismi utilizzati da TikTok potrebbero non essere affidabili al 100%, quindi non capaci di assicurare livello richiesto di privacy e sicurezza ai giovani utenti. La Commissione richiede alla società – inoltre – maggiore trasparenza, nonché un accesso più agevole ai dati pubblici detenuti da TikTok, in linea con le disposizioni del DSA.
TikTok ha fornito la propria risposta alle indagini che sono state effettuate, affermando che, negli ultimi tempi, sono stati compiute diverse azioni per tutelare gli utenti adolescenti e bloccare l’accesso alla piattaforma ai minori di 13 anni.
La società ha messo in evidenza le proprie metodologie volte ad implementare le funzioni e le impostazioni di sicurezza, sostenendo che la propria disponibilità a collaborare con esperti e altri attori del settore per garantire ulteriore protezione dei giovani utenti.
TikTok ha accolto, inoltre, l’opportunità di presentare in dettaglio alla Commissione le proprie iniziative in questo ambito.
In questo modo, l’azienda tende la mano alla Commissione, al fine di trovare un modo per tutelare tutti gli utenti e non solo minori che sono continuamente esposti all’azione degli algoritmi che, in quanto tali, agiscono in ottica di profitto, trascurando, nei fatti, il lato umano, etico, politico e legale che soggiacciono all’utilizzo del social.
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