La realtà virtuale sta prendendo piede e qualcuno la confonde con il Metaverso ma i due concetti, seppure vicini, non vanno confusi.
Quando si parla di realtà virtuale molto spesso c’è l’idea che il metaverso non sia altro che un tipo di realtà virtuale. Ma in realtà, queste due idee non sono sovrapponibili. Convivono in alcune situazioni specifiche ma possono anche non incontrarsi mai.
E prima di passare a vedere quali sono le differenze, c’è da sottolineare anche che sono due concetti che ci accompagnano da moltissimo tempo e che non sono nati né con PlayStation, né con Apple né con Facebook e Mark Zuckerberg.
Volendo dare una definizione molto stringata, la differenza è che le idee che chiamiamo metaverso e realtà virtuale sono uno il luogo e l’altro il mezzo per esplorare il luogo. il metaverso è un complesso di sistemi virtuali che possono essere sperimentati attraverso dispositivi di vario tipo.
Il metaverso, quindi, esiste anche senza che ci sia per forza bisogno di avere per le mani un visore per la realtà virtuale. Di contro la realtà virtuale è un modo in cui si può sperimentare il metaverso. Ma non solo.
Apple ci ha per esempio dimostrato che, senza scomodare le ambientazioni di Ready Player One, la realtà virtuale può essere utilizzata anche solo per fare una videochiamata, guardare il filmino della comunione, giocare.
La realtà virtuale funziona e affascina perché simula la realtà. Il cervello, esposto agli stimoli visivi e uditivi creati appositamente, finisce con il credere di trovarsi davvero sott’acqua, a combattere i dinosauri, a salvare il mondo.
Chiarito che metaverso non è realtà virtuale e che la realtà virtuale può servire per esplorare il metaverso, è giusto anche chiedersi da dove vengono queste idee. Perché, come accennavamo, non sono idee che nascono con Facebook. Il termine metaverso nasce nel 1992 all’interno di un romanzo di fantascienza: Snow Crash scritto da Neal Stephenson (un romanzo che tra l’altro si concentra su un virus informatico che colpisce i Mac).
Nel romanzo viene delineato il concetto di metaverso come tecnologie che aiutano a costruire una realtà virtuale basata sulla rete internet. La storia del metaverso è quindi strettamente collegata anche all’idea che nella tecnologia ci si possa nei fatti immergere come se si andasse in un luogo fisico.
Altri famosi esempi si ritrovano in tutta la storia del cinema e tra i più recenti troviamo il mondo di ready player One, uscito prima nel 2011 sotto forma di romanzo e poi trasformato in film. La sperimentazione del metaverso attraverso il visore per la realtà virtuale vista all’interno di ready player One e forse quello che più di tutto influenza l’idea che i due concetti siano la stessa cosa ma abbiamo visto che sono complementari ma non equivalenti
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