Google e il DMA: tutti i cambiamenti in arrivo secondo la nuova normativa Antitrust stabilita dall’Unione Europea.
L’Unione Europea sta per introdurre un cambiamento molto importante in ambito digitale con l’attuazione del Digital Markets Act (DMA), nuova normativa antitrust volta a rafforzare la concorrenza nei mercati digitali europei. Tale atto punta a limitare il potere di mercato delle grandi aziende tecnologiche e a facilitare – di conseguenza – l’ingresso di nuovi attori.
Nel settembre 2023, l’UE ha identificato diverse aziende come “gatekeeper“: tra queste, ci sono Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft, che gestiscono 22 piattaforme e che, pertanto, sono tenute a conformarsi alle nuove regolamentazioni previste dall’UE entro il 6 marzo 2024.
In arrivo il DMA: le conseguenze per Google
Per adeguarsi al DMA, Google ha annunciato una serie di cambiamenti importanti che andranno a modificare i servizi da essa offerti.
Tra i più rilevanti, troviamo le modifiche a Android e Chrome, nonché diversi aggiornamenti concernenti la Ricerca Google.
È importante sottolineare che, anche se Google ha espresso preoccupazioni in merito alle nuove regole, evidenziando – in tal senso – possibili limitazioni nelle scelte per utenti e aziende in Europa, l’azienda sta procedendo con le necessarie modifiche al fine di adeguarsi al meglio al nuovo Digital Markets Act.
Android e Chrome, nuove scelte per gli utenti
A partire dal 6 marzo 2024, i nuovi dispositivi Android mostreranno una schermata iniziale che consentirà agli utenti di scegliere il proprio motore di ricerca e browser predefiniti, spezzando, a questo punto, il monopolio in precedenza detenuto da Google e Chrome.
Anche gli utenti desktop e iOS avranno simili opzioni di scelta quando utilizzano Chrome. È bene ricordare che la posizione dominante di Google – come motore di ricerca predefinito in Android – è già costata all’azienda una multa di 4,3 miliardi di euro nel 2018.
Ricerca Google: verso una maggiore equità
Google sta attuando modifiche incisive anche alla sua piattaforma di ricerca. Nei prossimi mesi, le ricerche relative a categorie specifiche, come gli acquisti online, non daranno più priorità a singole aziende o prodotti, piuttosto a siti di comparazione dei prezzi.
Inoltre, si prevede la rimozione del widget Google Voli. Queste modifiche sono state apportate dopo avere ricevuto una multa di 2,42 miliardi di euro inflitta a Google nel 2017 per il modo in cui gestiva i confronti dei prezzi nella sua Ricerca.
Limiti sulla condivisione di specifici servizi
Google prevede anche di mettere a disposizione degli utenti europei maggiori opzioni per limitare la condivisione di dati tra i suoi servizi, come YouTube, Chrome, Google Maps e Google Play.
Infine, Google sta adeguando il suo servizio Google Takeout per consentire una gestione più efficiente dei dati personali degli utenti, in linea con le norme del DMA. La società sta testando un’API dedicata agli sviluppatori, per facilitare questo processo.