Le rate dei mutui scenderanno considerevolmente nei prossimi mesi dopo la mossa della Bce che ha deciso di abbassare il costo del denaro
I continui rialzi dei tassi di interesse da parte della BCE effettuati negli ultimi anni per contrastare l’eccessiva inflazione, hanno prodotto dei risultati premianti, frenando la spinta inflazionistica. Al contempo, però, l’alto costo del denaro ha comportato anche un rialzo dei costi per quelle famiglie che mensilmente devono corrispondere la rata di un mutuo a tasso variabile, ma non solo. L’elevato costo del denaro ha anche frenato il mercato immobiliare, con un effetto a cascata su tutta l’economia legata al settore immobiliare.
La buona notizia arrivata negli ultimi giorni, è che la Bce adesso si starebbe attivando per ridurre i tassi, confortata anche dagli ultimi dati sul costo della vita. La rata del tasso variabile, quindi, tornerà a ridursi considerevolmente. Una notizia che rappresenta sicuramente una boccata d’ossigeno salutare per tante famiglie già vessate dal caro-spesa, dal caro-bollette e dal caro-carburante, oltre ad essere oberata di tasse dirette e indirette e altri balzelli vari.
Qualora l’inflazione dovesse mantenersi agli attuali livelli, la BCE potrebbe decidere di tagliare i tassi di 25 punti base già a giugno, anche se non ci sono ancora certezze. Sarà decisiva la prossima riunione della BCE in programma ai primi di giugno, in cui si decideranno le prossime politiche monetarie che verranno adottate in base alle contingenze economiche e ai dati sul costo della vita.
Se davvero la Bce dovesse tagliare di un quarto di punto percentuale i tassi di interesse, la rata di un mutuo a tasso variabile potrebbe scendere di circa 48 euro al mese rispetto a novembre 2023, portando a un risparmio annuo di circa 576 euro. La speranza, anche per chi lavora nel settore immobiliare è che il cambio di trend sul piano dei tassi, possa tradursi in fretta in un cambio di trend anche sui dati delle compravendite immobiliari, che negli ultimi anni sono rimasti fermi al palo. Il mercato dei mutui, almeno negli ultimi mesi, sembra aver reagito positivamente alle aspettative di un taglio dei tassi da parte della BCE.
Basta pensare che, ad aprile, il tasso sui Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), si è ridotto al 3,78%, con una contrazione di 121 punti base rispetto al massimo di ottobre 2023. In calo anche il tasso sui Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) a sei mesi, scivolato al 3,67%. Una flessione che ha portato ad un calo del 2,6% dei prestiti a imprese e famiglie rispetto al 2023. L’Euribor è sceso già da qualche settimana, anticipando le mosse della Banca Centrale Europea.
La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha espresso fiducia nelle prospettive future, soprattutto per quanto concerne il dato sul costo della vita. A tal punto che già a giugno la BCE sta meditando di tagliare i tassi e di proseguire nella politica dei tagli anche nei mesi a venire. Un auspicio che potrebbe aprire le porte al rilancio non solo del mercato immobiliare, ma anche dell’intera economia dell’Ue, zavorrata negli ultimi anni dall’iperinflazione e dal costo del denaro alle stelle.
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