Il museo che espone tanti oggetti e tante invenzioni non riuscite si trova in Svezia a Helsingborg
Il Museum of Failure (Museo dei Fallimenti) non è uno dei tanti musei dell’eccentrica collezione di gallerie di New York, ma è piuttosto un pop-up itinerante che mira a coinvolgere le persone di tutto il mondo con l’idea che anche commettere errori può garantire una certa dose di popolarità. È stato creato a Helsingborg (Svezia) nel 2016 da Samuel West, uno psicologo islandese-americano che ha lavorato con le aziende per aumentarne l’innovazione e la produttività.
In precedenza, durante la sua ricerca, aveva scoperto che le aziende più innovative erano quelle che avevano un elevato tasso di sperimentazione e, conseguentemente, anche di progetti falliti. Proprio l’errore per chi di mestiere prova ad inventare qualcosa, è sempre un’opportunità di apprendimento e di crescita. West, così, iniziò a raccogliere progetti considerati falliti, ma continuò a cercare un nuovo modo per comunicare la ricerca. L’ispirazione venne quando visitò il Museo delle Relazioni Interrotte a Los Angeles. Nel corso di una intervista ammise di aver sviluppato un concetto di museo molto flessibile.
L’obiettivo principale del museo è quello di aiutare sia le organizzazioni che gli individui ad apprezzare l’importanza del fallimento, una tappa fondamentale per imparare e migliorarsi. In fondo ogni forma di progresso e di innovazione, è sempre passata attraverso cocenti fallimenti. “Se non accettiamo il fallimento come via da seguire e come forza trainante del progresso e dell’innovazione – ha spiegato West – non potremo produrre cose buone”, afferma West. “Non possiamo avere scoperte tecnologiche o nuove scienze e prodotti. Anche le ideologie devono fallire prima di capire cosa funziona”.
Nonostante siano contrassegnati come fallimenti, la maggior parte degli oggetti del museo sono in realtà innovazioni, nel senso che hanno provato qualcosa di nuovo e hanno tentato di sfidare le regole proponendo qualcosa di diverso. Il museo stesso, in realtà è un centro espositivo di modeste dimensioni ed è composto da una serie di bancarelle che raggruppano i prodotti in modo approssimativo per categorie e somiglianza. Non esiste un ordine prestabilito, tanto che molti visitatori spesso perdono l’orientamento e non sanno da dove iniziare.
Il Museo del Fallimento, in concreto, è una raccolta di idee commerciali sostanzialmente fallite. Si potranno trovare alcuni prodotti davvero curiosi. Alcuni di essi non furono che il prodromo di tanti altri prodotti che ci hanno cambiato la vita. Una vera e propria mostra itinerante in grado di stimolare la creatività, ricordando che gli insuccessi sono il passaggio fondamentale ed inevitabile prima di raggiungere la meta desiderata.
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