Lenovo ha un piano per far tornare Motorola ai fasti di un tempo. E’ stato lo stesso presidente della società orientale, Liu Jun, a comunicarlo in questi giorni da Las Vegas, dove si sta svolgendo il Consumer Electronics Show (CES).
Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l’attuazione del progetto farà si che il 40% del volume delle vendite di smartphone per l’anno fiscale che verrà – la cui data di inizio è fissata per l’1 Aprile – arriverà proprio dai prodotti della ex proprietà di Google.
Per l’anno fiscale in via di svolgimento invece gli smartphone a marchio Motorola hanno costituito il 30% delle unità complessive (che hanno toccato quota 85 milioni).
Nuovi progetti
Dal Nevada il presidente di Lenovo ha affermato che "la parte più difficile adesso non avrà solo a che fare con il recupero dell’utenza aziendale". Bisognerà infatti far si "che i conti tornino in attivo" e per far si che ciò avvenga, in cantiere c’è "un piano molto aggressivo".
In futuro gli smartphone più raffinati saranno venduti ancora a marchio Motorola. E per più raffinati ci riferiamo con la fascia di prezzo pari o superiore ai 400 dollari. I prodotti a marchio Lenovo invece saranno posizionati in fasce di prezzo inferiori.
Rimane dunque da capire quale sarà il destino di telefoni come Motorola E o Motorola G, ottimi prodotti attualmente in commercio a prezzi ben inferiori di 400 dollari (Moto E soprattutto).
Liu Jun sottolinea inoltre che sarà posto l’accento anche sul taglio dei costi. Per realizzare il proposito, i telefoni a marchio Motorola dovrebbero essere costruiti negli stabilimenti di Lenovo anzichè essere fatti su commissione.
C’è l’intenzione inoltre di tornare a distribuire i propri prodotti in Cina e in altri mercati chiave.
Lenovo ha concluso la procedura di acquisto di Motorola da Google lo scorso Ottobre per 2,9 miliardi di dollari.
Dati Strategy Analytics alla mano, Lenovo nel terzo trimestre del 2014 si è accaparrata il 5% della fetta di mercato nel segmento degli smartphone. Motorola invece è arrivata al 3%.
La lotta per risalire la china sarà dura poichè ci sono all’orizzonte avversati agguerritissimi come Xiaomi e Huawei, senza citare naturalmente Apple, Samsung, LG, Sony e altri.