La puntura di zecca può causare patologie anche di grave entità: ecco perchè bisogna rimuoverla celermente con delle tecniche specifiche
Soprattutto nelle stagioni più calde, il morso di zecca è un “evento” nefasto che può capitare a tutti, soprattutto a chi vive in campagna o in montagna. Nel caso dovesse accadere, esistono dei rimedi fai da te che possono risolvere il problema in pochi minuti. Le zecche, che sono dei parassiti ematofagi, possono trasmettere delle patologie serie che possono presentarsi anche a distanza di tempo dal morso.
Di per sé, il morso di zecca non crea pericoli per la salute degli esseri umani a parte un fastidio non eccessivo nella sede in cui si viene morsi. Nei casi più gravi, chi viene punto da una zecca può manifestare alcune patologie come un’encefalite da zecca, la rickettiosi o la Malattia di Lyme. Proprio per evitare queste conseguenze nefaste, la prima cosa che occorre fare con estrema urgenza è l’estrazione.
In genere sarebbe meglio affidarsi al personale sanitario o rivolgersi direttamente al pronto soccorso. L’errore da non commettere assolutamente è quello di schiacciarla, perchè questo gesto non farebbe altro che facilitare l’inoculazione di batteri presenti nello stomaco. Strappare la zecca dalla cute in maniera repentina, potrebbe invece far restare il rostro inserito all’interno della cute. Per eliminarla servirebbe un ago sterile o una piccola incisione cutanea.
L’utilizzo di apposite pinzette sarebbe fondamentale per poter rimuovere il rostro anche se il consiglio è sempre quello di ricorrere alla consulenza di mani esperte in grado di eseguire i movimenti giusti. Nel caso si volesse procedere autonomamente, la cosa da fare è quella di estrarre delicatamente il rostro con un movimento rotatorio.
L’errore da non fare è quello di schiacciare il corpo della zecca poiché il rigurgito non farà altro che aumentare la possibilità di trasmissione di agenti patogeni pericolosi. Se durante la fase di estrazione dovesse verificarsi la rottura del rostro, la cosa che si potrebbe notare è la presenza di un puntino nero al centro del sito del morso. Per rimuovere questa parte servirà la punta di un ago sterile.
Occorrerà disinfettare la cute evitando disinfettanti colorati che potrebbero celare il rossore di un’infiammazione. Dopo la puntura del parassita sarebbe sempre meglio eseguire la profilassi antitetanica. La zona del morso dovrà essere monitorata per 30-40 giorni. In presenza di sintomi come cefalea non abituale, artrite acuta, sintomatologie neurologiche, sarebbe meglio contattare un medico che prescriverà un’opportuna terapia antibiotica.
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