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LG G4: i 4 punti di forza e le 2 debolezze del nuovo Lg G4

La scorsa settimana Life is Good ha presentato ufficialmente G4, il suo smartphone di punta del 2015. E’ un prodotto solido, con ottime caratteristiche tecniche – e come potrebbe essere stato altrimenti? – , caratterizzato da un design diverso dal solito: gli elementi in pelle e che ha l’arduo compito di far meglio di G3 e di farsi preferire a una concorrenza Android più spietata che mai.

Lo scorso anno G3 non è stato un prodotto che sia stato in grado di raggiungere picchi dei suoi concorrenti di alto livello. Non aveva la miglior fotocamera in circolazione, non aveva il miglior processore, non aveva i migliori materiali (plastica in simil-metallo), così come la miglior batteria oppure il miglior schermo.

Ciononostante è stato un prodotto solido su tutti i versanti e ciò gli ha consentito di ottenere un lauto riscontro in termini di popolarità e di vendite. Un grande smartphone non ha evidentemente la necessità di eccellere sotto certi aspetti a discapito di altri: un equilibrio tra le componenti è molto importante.

Torniamo al presente. LG G4 ha ottenuto critiche molto positive dal momento della sua presentazione, avvenuta martedì scorso. Rispetto al predecessore ha ostentato miglioramenti sotto molti aspetti chiave, senza però dimenticarsi del suo retaggio. Sono stati fatti consistenti passi in avanti dal punto dell’estetica e della fotocamera. Saranno sufficienti a soddisfare le aspettative?

Dettaglio di LG G4

NUOVO ASPETTO IN PELLE

Mentre tutta la concorrenza sta virando verso il metallo, LG ha deciso di imboccare un percorso diverso scegliendo la pelle. Non si tratta di pelle sintetica, ma di vera pelle. Non che ciò sia necessariamente positivo, ma sicuramente aiuta a distinguersi dalla massa.

Motorola e Samsung hanno già tentato un percorso simile, usando la finta pelle; tra le tre, la soluzione di LG sembra la più convincente. La vera pelle infatti cambia le sembianze con l’uso quotidiano. Piccoli graffi o ammaccature non la rovinano, ma tendono a renderla più personale. E’ come se il telefono col passare del tempo ‘facesse esperienza’ assieme a chi lo usa.

LG G4 in due varianti di colore

UNO SCHERMO TUTTO NUOVO

E’ proprio lo schermo retroilluminato LCD IPS da 5,5 pollici con risoluzione 1440p l’elemento che LG aveva più urgenza di ottimizzare, sia per una questione di resa dei colori sia per il fabbisogno energetico.

La saturazione eccessiva e il contrasto non elevato sono stati i punti deboli su G3, come avevano fatto notare lo scorso anno alcuni siti specializzati nelle loro recensioni (vedi Anandtech). Il nuovo Quantum Display di G4 cerca di porre rimedio all’iper-saturazione e promette una resa più realistica, assieme a una luminosità più consistente.

Altro aspetto da considerare è il consumo energetico: la struttura dei pixel infatti, assieme alla Graphic RAM (GRAM) che è stata introdotta ancora con G2, dovrebbero abbattere il fabbisogno. In ogni caso è meglio aspettare le prime simulazioni per avere una conferma.

LG G4: Official Product Video

FOTOCAMERA AI MASSIMI LIVELLI

Si, sotto questo aspetto c’è da aspettarsi proprio tanto. Infatti sembra sia stato fatto un lavoro che va oltre al semplice incremento del numero dei pixel o al potenziamento dell’elaborazione software. E’ stato infatti introdotto un sensore per lo spettro dei colori, in grado di aggiustare di volta in volta il bilanciamento del bianco in base alle caratteristiche dello scenario, migliorando l’autenticità dello scatto.

Esordisce lo stabilizzatore ottico dell’immagine di seconda generazione (OIS 2.0), che aggiunge un nuovo asse Z e che contribuirà a rendere le immagini più nitide. Olte a ciò, l’apertura dell’otturatore è più grande: con un F1.8 entra più luce e ciò da man forte ad aumentare la profondità di campo e a diminuire il rumore che si nota specialmente nelle foto scattate in notturna. A questi elementi fanno da cassa di risonanza la messa a fuoco laser, che avevamo già conosciuto su G3, e l’applicazione della fotocamera, che per l’occasione è stata rinfrescata con l’aggiunta di una modalità manuale.

LE DIMENSIONI

Non è tutto oro quello che luccica: scavando si scopre che per far posto al nuovo retro in vera pelle (e ad altre componenti) è diminuito il rapporto tra la superficie frontale e l’area del touchscreen. Le cornici sottili, invece di diventare sempre più sottili negli ultimi due anni sono diventate più spesse. Si è passati infatti dal 75,9% di rapporto su G2 al 75,3% su G3 (un calo molto moderato in realtà), fino ad arrivare al 72,5% di G4.

Il telefono, che di suo sarebbe già piuttosto grande per far spazio allo schermo da 5,5 pollici, avrebbe potuto essere qualche millimetro meno largo e lungo: ora non si capisce se sia uno smartphone o un phablet… Sarebbe stato lecito aspettarselo soprattutto se si considera che LG da tempo ha presentato schermi per smartphone quasi senza cornice.

LG G4: l’obbiettivo e l’app della fotocamera

MEMORIA E BATTERIA INTEGRATE? NO, GRAZIE

A differenza della concorrenza, che per far posto all’eleganza ha fatto dei compromessi sul versante della comodità (vedi Samsung con Galaxy S6 e S6 Edge), su G4 LG ha scelto di mantenere una batteria sostituibile e una memoria interna espandibile.

Alcuni potrebbero trovare molto comodo il fatto di poter cambiare la batteria (da 3000 mAh) dopo qualche anno di utilizzo senza essere costretti a recarsi in un centro assistenza. Stessa cosa per quanto concerne la memoria: poterla espandere a piacimento con schede microSD per un massimo di 128 GB non è una comodità da poco. Una memoria esterna è utile anche nel caso si voglia procedere con l’installazione di ROM o kernel personalizzati (come CyanogenMod).

PROCESSORE (NON) DA URLO

Elemento da cui non si può prescindere è la potenza di elaborazione. Dai primi test benchmark (GsmArena) si nota che G4 è piuttosto dietro rispetto alla concorrenza (in realtà è dietro persino ad alcuni modelli del 2014). Ciò si spiega per la presenza del 64 bit Qualcomm Snapdragon 808, un processore con sei core, solo due dei quali funzionano ad alte prestazioni. Tanti altri smartphone, che per esempio montano Snapdragon 810 o Exynos 7420, di core ne hanno otto, quattro dei quali deputati al funzionamento ai massimi livelli.

La scheda grafica Adreno 418 inoltre è peggiore di quella su Snapdragon 805 e i contraccolpi in termini di potenza di elaborazione sono più evidenti per la presenza del pesante schermo a 1440p.

Parte del terreno perso fortunatamente viene recuperato con l’ottimizzazione software dell’interfaccia utente, che secondo LG riesce a essere più veloce sotto molti aspetti rispetto alla concorrenza, e con gli aggiustamenti che Google ha fatto su Android 5.1 Lollipop.

maurix

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