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Le Red Rooms del Dark Web esistono davvero?

Ecco cosa sono le terrificanti Red Rooms dove la gente viene torturata e seviziata in diretta streaming

Le Red Rooms del Dark Web esistono davvero? – pianetacellulare,it

Sono numerose le attività illecite legate al dark web, una rete sotterranea di siti web non facilmente accessibili al grande pubblico. Tra le tante attività illecite che si svolgono in questo oscuro sottobosco del web, una delle più inquietanti è l’esistenza delle cosiddette “Red Rooms” cioè le “stanze rosse”.

Di cosa si tratta

Si narra che si tratti di luoghi virtuali del Web in cui gli utenti possono guardare flussi live di persone torturate e uccise in tempo reale. Negli ultimi anni queste stanze rosse hanno attirato l’attenzione di molti utenti che hanno fatto circolare voci e falsi miti sulla loro esistenza e sul loro contenuto. Secondo alcuni, le stanze rosse non sono altro che leggende metropolitane, mentre altri affermano di averle vissute in prima persona.

Il concetto di stanze rosse è apparso per la prima volta sul dark web all’inizio degli anni 2010 e il loro nome deriva dal colore della stanza in cui si svolgono i presunti atti estremi. Secondo chi ha sostenuto di aver vissuto questa esperienza, gli spettatori pagherebbero per guardare uno streaming live di una persona che viene torturata e infine uccisa potendo inoltre interagire con il torturatore e altri spettatori attraverso funzioni di chat o di messaggistica. Alcune utenti hanno affermato di avervi avuto accesso e di aver visto gli atti raccapriccianti che avevano luogo, mentre altri insistono sul fatto che non sono altro che bufale progettate per spaventare le persone.

Uno dei motivi per cui è difficile verificare l’esistenza delle stanze rosse è che il dark web è notoriamente difficile da navigare e monitorare. È impossibile cercare siti Web specifici nel Dark Web utilizzando motori di ricerca tradizionali come Google o Bing. Fra l’altro l’accesso ai siti Web oscuri richiede software specializzati come Tor o I2P. Inoltre, molti siti del dark web utilizzano la crittografia e altre misure di sicurezza per proteggere le identità e le attività dei propri utenti, rendendo difficile tracciarli o rintracciarli.

Stanze rosse, verità o fantasia? – pianetacellulare.it

Tuttavia, ci sono stati alcuni casi in cui le forze dell’ordine hanno affermato di aver chiuso le stanze rosse o di aver arrestato i loro operatori. Nel 2015, l’FBI ha arrestato un uomo di nome Peter Scully nelle Filippine, accusato di gestire una stanza rossa chiamata “Daisy’s Destruction”. Si diceva che il sito contenesse video di Scully che torturava e abusava sessualmente di bambini piccoli, ed era presumibilmente uno degli esempi più estremi di stanza rossa mai scoperti. Alla fine Scully fu condannata per molteplici crimini, tra cui abusi sessuali su minori, tratta di esseri umani e omicidio.

Nonostante questo caso di eccezionale gravità, alcune persone dubitano ancora dell’esistenza delle stanze rosse, sostenendo che non sono altro che una versione moderna degli “snuff film” che si diceva esistessero negli anni ’80 e ’90. Si diceva che i film snuff fossero film che raffiguravano veri omicidi, spesso girati con il preciso scopo di essere venduti a un gruppo selezionato di individui ricchi e sadici. Qualsiasi attività illegale venga esercitata nelle stanze rosse o in qualsiasi altro luogo su Internet, utilizzando un sistema informatico o una rete di computer situata nel nostro paese è punibile ai sensi delle disposizioni di legge vigenti, in base al crimine commesso.

Il caso dell’animazione giapponese che apriva le porte delle stanze rosse

Gli utenti di Internet continuano a cercare le sfuggenti e terrificanti “stanze rosse” su siti come Reddit e 4chan, nonostante molti affermino che non siano altro che una leggenda metropolitana. Il termine “stanza rossa” ha guadagnato popolarità dopo che un’animazione giapponese presentava un annuncio pop-up che chiedeva “Ti piace la stanza rossa?” Se gli utenti tentassero di chiudere l’annuncio, si aprirebbe una finestra a grandezza naturale con i nomi delle persone che presumibilmente avevano avuto accesso alla stanza rossa in precedenza e che erano state trovate morte.

In conclusione, sebbene l’idea delle stanze rosse possa essere inquietante e persino terrificante, è difficile determinare se effettivamente esistano o meno. Il dark web è un luogo oscuro e segreto ed è difficile verificare molte delle affermazioni fatte al riguardo. In ogni caso, è sempre bene tenersi alla larga per tutelare la salute mentale propria e quella dei propri cari.

Marco Antonio

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