La truffa della bolletta del gas: come difendersi da questo fenomeno che vede raddoppiare o triplicare i prezzi delle utenze per i consumatori sempre più vittime di un mercato libero che è una giungla senza regole.
Negli ultimi mesi sono state tante le segnalazioni degli utenti che hanno denunciato un forte aumento degli importi nelle bollette per le utenze domestiche, in particolar modo di quelle che riguardano il gas. Cifre esorbitanti che in alcuni casi superano anche i mille euro hanno messo in ginocchio famiglie che spendevano fino a qualche tempo prima un terzo di quella cifra.
Come è possibile che accada tutto questo? Ci sono sicuramente dei comportamenti poco chiari da parte delle compagnie che spesso omettono nel momento della sottoscrizione dei contratti di fornitura tutte le notizie che dovrebbero invece venire comunicate con estrema chiarezza ai consumatori. Che rimangono letteralmente truffati e raggirati.
Negli ultimi mesi stanno aumentando a dismisura i casi di bollette del gas impazzite, una vera truffa messa in atto ai danni dei consumatori che si vedono recapitare delle fatture davvero assurde. Sono state molto salate in modo particolare quelle delle forniture di gas. Perché succede questo? E soprattutto, come liberarsi da questa truffa?
La risposta alla prima domanda è semplice: perché probabilmente il consumatore era passato al mercato libero e aveva aderito ad un’offerta molto vantaggiosa a prezzo fisso. Solo che questa offerta sicuramente era a tempo determinato e quindi non per sempre come si era capito al momento del passaggio ad una determinata compagnia.
E qui infatti che ci truffano. Sì, perché quell’offerta va in scadenza proprio prima o durante i mesi invernali, dove i consumi, soprattutto quelli del gas, sono superiori a tutto il periodo restante dell’anno con conseguenze pesanti sull’economia delle famiglie che hanno ricevuto in queste settimane delle vere e proprie mazzate economiche difficili da sostenere.
Il trucchetto delle aziende è sempre lo stesso: non ci avvertono, come invece dovrebbero fare per legge tre mesi prima della scadenza, o lo fanno in modo poco chiaro, confondendo questa importante comunicazione tra le altre secondarie che magari non leggiamo proprio, facendo in modo da mascherare quest’avvertimento che poi spesso ci perdiamo.
Il risultato può essere che una bolletta di 300 euro o 200 euro può arrivare anche a 1.000 euro. Come difendersi? Bisogna capire innanzitutto se il messaggio di scadenza è stato dato correttamente dall’azienda ed eventualmente contestare questo fenomeno che sta mettendo in ginocchio tante famiglie.
Sono tante le associazioni che si schierano al fianco dei consumatori anche con sportelli gratuiti a disposizione per tentare di fare chiarezza e permettere di avere un rimborso (qui invece potete scoprire quanto impattano i vostri elettrodomestici in bolletta).
Pina D’Onofrio
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