A metà luglio verranno rilasciati i primi It Wallet solo per una cerchia ristretta di cittadini
It Wallet, il nuovo portafoglio elettronico che presto utilizzeranno tutti gli italiani per avere sempre con sé tutti i documenti senza bisogno di utilizzare materiale cartaceo, sarà un grande passo verso la transizione digitale. Una vera e propria rivoluzione che cambierà la vita di tutti gli italiani (ma più in generale di tutti i cittadini europei) e che aprirà il varco verso l’accesso ad una nuova frontiera che prevede la smaterializzazione della burocrazia.
Attraverso il portafoglio elettronico ogni utente potrà avere sempre con sé i documenti a portata di mano sul proprio smartphone dove verranno custodite le versioni digitali di tutti i documenti di identità, le patenti ma anche il codice fiscale e la tessera elettorale. Da adesso in poi non avremo più bisogno di portare con noi tutti questi documenti ma potremo esibirli attraverso il cellulare.
Il tutto grazie ad un’app, esattamente l’App Io, che li conterrà tutti e che ci consentirà anche di poter interagire più facilmente con la pubblica amministrazione. All’interno di It Wallet avremo anche passaporto, tessera elettorale, titolo di studio e ricette mediche. Per potervi accedere basta inserire le proprie credenziali Spid o Cie.
Esattamente quelle stesse credenziali che oggi possiamo sfruttare per accedere ai portali dell’Inps o dell’Agenzia delle Entrate, o più in generale per interfacciarsi con i servizi pubblici. In questo modo verrà potenziata l’app Io con un portafogli digitale che sarà davvero a portata di click per chiunque. Il lancio di It Wallet è previsto a breve.
Già dal 15 luglio partirà la prima sperimentazione che coinvolgerà solo un numero limitato di utenti cittadini, ma già dal 2025 si conta di estendere la transizione digitale a tutti i cittadini. Al momento però il governo non ha specificato come verranno selezionati i cittadini che potranno prendere parte a questa prima sperimentazione.
Questo progetto si inquadra nell’ambito di quelle politiche europee volte a semplificare le procedure burocratiche e migliorare l’accesso ai servizi pubblici attraverso l’uso di identità digitali verificate. Un passo cruciale verso quell’European Digital Identity (Eudi) Wallet, che faciliterà l’accesso ai servizi pubblici e alle attività transnazionali, che si dovrà completare entro il 2026. Questa fase di transizione verrà interamente gestita dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e sarà finanziata in gran parte con i fondi Pnrr che sono stati riservati anche al capitolo dedicato alla digitalizzazione.
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