HTC Italia chiude

HTC Italia ha chiuso, ma continueranno ad essere venduti prodotti HTC nel nostro paese e ci sarà l'assistenza per i clienti italiani.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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HTC Italia ha chiuso, ma continueranno ad essere venduti prodotti HTC nel nostro paese e resterà l’assistenza per i clienti italiani.

Da un paio di anni almeno sappiamo che HTC non se la sta passando finanziariamente bene, e lo scorso anno sono anche circolate voci – poi smentite dalla società – secondo cui l’azienda taiwanese poteva essere acquisita da Asus. "Come marchio internazionale, HTC continuerà a progettare dispositivi intelligenti innovativi di classe mondiale." ha detto HTC un anno fa. Ora, in Aprile 2016, come parte di un "riallineamento della struttura organizzativa interna" HTC ha deciso di chiudere la sua divisione italiana, quindi ufficialmente chiude HTC Italia che nel nostro paese gestiva i rapporti con stampa e clienti oltre alle vendite nazionali dei prodotti HTC.

Anche se la divisione HTC Italia chiude, questo non significa che HTC non venderà piu’ prodotti nel nostro paese: continueranno infatti ad essere venduti smartphone e altri prodotti a marchio HTC in Italia e ci sarà l’assistenza per i clienti italiani. Non ci saranno quindi cambiamenti per quanto concerne la distribuzione e la commercializzazione dei prodotti di HTC in Italia, in quanto la società continuerà ad operare attraverso una rete di partner per la distribuzione locale.

Il perchè di questa decisione non è difficile da intuire: HTC si trova in difficoltà, finanziariamente parlando, quindi ha deciso di fare alcuni tagli. Il produttore taiwanese non è riuscito a tenere il passo con la concorrenza di società come Samsung e Apple e, con risorse sempre piu’ scarse e passività in aumento, forse il nostro mercato italiano non è per HTC stato molto redditizio negli ultimi tempi.

HTC si è fatta conoscere al grande pubblico nel 2009 lanciando dispositivi come il ‘Hero’ e il ‘Dream’, che viene ritenuto il primo telefono commerciale a montare il sistema operativo Android e di cui sono state vendute oltre 1 milione di unità.

Adesso HTC è prossima al lancio del suo nuovo smartphone di punto, HTC 10, mentre il 2016 sarà ricordato come l’anno in cui HTC ha debuttato nel mercato della realta’ virtuale col lancio di HTC Vive, un visore VR sviluppato in collaborazione con Valve e con il quale il produttore promette di rendere la realtà "più coinvolgente" attraverso l’uso del suo casco che ha la "migliore esperienza VR in grado di trovare sul mercato".

Analizzando i dati relativi al mese di marzo 2016, HTC ha registrato un calo dell’1,34% rispetto al mese precedente e un calo del 79% di ricavi consolidati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo quanto riportato dai media taiwanesi, la società nel periodo compreso tra aprile 2015 e marzo 2016 ha registrato un fatturato in calo del 64.31% rispetto ai ricavi dello periodo 2014-2015. Il motivo è stato attribuito agli scarsi risultati ottenuti dai modelli di smartphone più recenti di HTC che non sono stati in grado di competere con quelli delle concorrenti Samsung e Apple nella fascia premium e quelli delle concorrenti società cinesi che operano nei mercati emergenti nella fascia entry-level.

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