I powerbank tendo a surriscaldarsi durante l’estate: ecco perchè succede questa reazione alle alte temperature e come risolverla
Il problema dei powerbank è sentitissimo, soprattutto per noi giornalisti che siamo sempre in esterna a cercare notizie e con grande facilità scarichiamo il telefono per svolgere il nostro lavoro. Come sappiamo, i caricatori portatili tendono a surriscaldarsi. Una situazione che purtroppo sembra interessare una marea di prodotti anche di alta qualità, con la loro struttura che tende a faticare soprattutto con le temperature molto alte. Per chi non lo avesse notato, anche questa estate.
Come i telefoni, anche i powerbank soffrono il surriscaldamento. Il motivo peraltro è molto simile a quello dei singoli smartphone, che purtroppo non sono testati per rimanere del tempo eccessivo sotto le alte temperature. Mettiamo che i caricatori hanno un altro problema da dover affrontare, ovvero la conduzione di energia elettrica. Un moto fisico che ovviamente scalda ulteriormente la struttura del prodotto, portando a usura, compromissioni del mezzo o addirittura l’esplosione dello stesso.
Che significa questo? Che sotto il sole cocente, è sconsigliatissimo ricaricare il nostro cellulare e soprattutto farlo attraverso un powerbank. Noi però dobbiamo lavorare sotto il sole cocente: come possiamo fare?
Se vediamo un chiaro problema con l’utilizzo del powerbank magsafe, ovvero quelli attaccati al cellulare, le case di telefonia hanno cercato di rispondere a questa esigenza di mercato. L’idea è stata individuata in IceMag, un magsafe dalle potenzialità e che soprattutto combatte le problematiche legate all’eccessivo caldo per ricaricare il telefono.
Il prodotto, qualunque temperatura estiva o tropicale, non scalda durante il caricamento dello smartphone. Questo per la progettazione della propria struttura, che ha permesso d’installare componenti per tenere fresco il prodotto in momenti di utilizzo sotto una temperatura elevata. I tecnici che hanno operato sul prodotto, al suo interno hanno introdotto una piccola ventola: questa permette di riscaldare, durante l’utilizzo, sia il particolare powerbank e anche il nostro smartphone che vogliamo ricaricare.
Con una piccola installazione ingegneristica, i tecnici hanno risolto un grande problema per chi utilizza con grande frequenza il powerbank per motivi di lavoro. Oltre a disporre di una grande potenza da 10.000 mAh, anche sul portafoglio l’acquisto non pesa eccessivamente. I prezzi variano dai 30 ai 50 euro, a seconda della piattaforma dove acquistiamo questo prodotto. Si rivela quindi alla portata di tutte le persone, dimostrandosi un unicum sul mercato in fatto di affidabilità sotto i cocenti raggi del sole e soprattutto la necessità di ricaricare il nostro smartphone quando ne abbiamo bisogno.
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