In molti si chiedono se è possibile uscire di casa quando si è in malattia: si deve rimanere a casa o è consentito allontanarsi?
Sia che si lavori per il pubblico che per il privato, un lavoratore ha la possibilità di chiedere giorni di malattia. Fin qui nulla di strano, ma può accadere che il datore possa decidere di inviare al proprio dipendente una visita fiscale da parte dell’INPS, al fine di accertarsi che si tratti davvero di malattia e non di altro. In molti, dunque, si chiedono se è possibile uscire di casa durante il periodo di malattia stesso. La risposta non è univoca e richiede una certa argomentazione. Scopriamo, dunque, cosa è previsto in tali casi e quali sono le eventuali sanzioni previste, nel momento in cui il medico non trova il lavoratore a casa.
È possibile uscire di casa quando si è in malattia?
Molto spesso, i lavoratori si chiedono se è possibile uscire di casa, qualora si chiedano giorni di malattia. La domanda è, tutt’altro, che scontata, pertanto è bene fare chiarezza su un argomento così delicato e, per certi versi, complesso.
Il lavoratore può uscire di casa, ma può farlo nelle fasce in cui non è prevista l’eventuale visita da parte del medico dell’INPS (che, però, non sempre avviene, a meno che non richiesta esplicitamente dal datore di lavoro).
Come orientarsi in tale campo? È bene, in tal senso, fare un po’ di chiarezza, con esempi semplici e standard, in modo da avere una visione alquanto delineata del tema.
Visita del medico dell’INPS: fasce e sanzioni previste
Se sei in malattia, dunque, devi rimanere a casa o puoi uscire? La risposta dipende dalle circostanze. Sia i lavoratori del settore privato che di quello pubblico (anche se da poco) devono rispettare specifiche fasce di reperibilità.
Ciò vuol dire che. obbligatorio essere reperibili, cioè presenti nel luogo indicato nel certificato medico per farsi visitare da un dottore dell’INPS.
Gli orari da rispettare vanno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Perché accade ciò? In sostanza, per due motivi: il datore di lavoro non è sicuro che si tratti di una malattia e, quindi, chiede all’INPS di indagare; l’INPS stesso vuole verificare lo stato di malattia e, di conseguenza, invia un proprio medico.
Cosa succede se non sei a casa quando arriva il medico? Non c’è una sanzione uguale per tutti. Alcuni lavoratori, infatti, non rispettano la regola della reperibilità, come i lavoratori che seguono una terapia salvavita, gli invalidi con una capacità lavorativa ridotta del 67% o più e i lavoratori assenti per un giustificato motivo.
Nel caso di assenza ingiustificata, si procede in tal modo: se si è assenti alla prima visita fiscale, si perde il trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia. Se, invece, si è assenti anche alla seconda visita fiscale, oltre a quanto detto, il trattamento è ridotto del 50%.
Qualora si è assenti anche alla terza visita, l’indennità dell’INPS è completamente sospesa, fino alla fine della malattia.