Come comportarsi qualora il treno è cancellato dalla tabella di marcia? I consigli, in merito, dell’avvocato Massimiliano Dona.
Nel momento in cui il treno, per il quale avete comprato il biglietto, è cancellato dalla tabella di marcia, avete sicuramente diritto ad un rimborso del prezzo del biglietto o, in alternativa, portati a destinazione con mezzi alternativi, secondo il principio di riprotezione. In ogni caso, a seconda dell’attesa, l’azienda può fornire ai viaggiatori anche pasti e bevande gratuiti. Scopriamo, dunque, cosa c’è da sapere in merito, seguendo le delucidazioni dell’avvocato Massimiliano Dona che ha realizzato un post su Instagram proprio su tale argomento.
Può capitare che l’impresa che gestisce gli spostamenti decida di cancellare un treno. Nel momento in cui il mezzo è soppresso, come vi anticipavamo, si ha diritto al rimborso del biglietto acquistato.
Secondo quanto riferisce Massimiliano Dona, nel caso in cui si presenta tale evenienza, può succedere che l’impresa ferroviaria possa autorizzarvi ad organizzarvi diversamente per ritornare al punto dove eravate diretti: in questo caso, è tenuta a pagare le spese che sarete voi a sostenere.
La stessa cosa accade, inoltre, qualora non vi fornisca alcuna informazione sulla riprotezione entro 100 minuti dall’orario previsto originariamente per il vostro treno.
Se il treno è stato cancellato (per cui arrivereste a destinazione con un ritardo superiore ai 60 minuti) avete, dunque, diritto al rimborso o alla riprotezione, ossia a proseguire il viaggio alle medesime condizioni, al fine di raggiungere la destinazione finale, senza sostenere ulteriori costi.
Ciò, nei fatti, come sottolinea Dona, comprende l’uso di mezzi di trasporto alternativi per giungere alla destinazione finale, qualora il treno sia bloccato o se il servizio è stato totalmente sospeso.
Inoltre, avete il diritto di ricevere assistenza sotto forma di pasti e bevande (in base ai tempi di attesa). Nel momento in cui è effettuata la cancellazione del treno, dunque, l’impresa ferroviaria può, su richiesta, darvi la possibilità di mettere in atto soluzioni alternative con altri fornitori di servizi di trasporto (non necessariamente ferroviario, pertanto si può optare per autobus e pullman) in modo da consentirvi di arrivare alla meta prefissata, in egual modo. In tal caso, l’impresa ferroviaria rimborserà i costi sostenuti dal viaggiatore.
Se decidete di continuare il viaggio o di accettare un trasporto alternativo, potreste, ad ogni modo, avere diritto a un risarcimento qualora all’arrivo il ritardo si attesti almeno a 60 minuti.
In sostanza, il rimborso è pari al 25% del prezzo del prezzo del biglietto, se il ritardo è superiore a 1 ora e inferiore a 2 ore o del 50% del prezzo del prezzo del biglietto, se il ritardo è di almeno 2 ore.
Non si ha diritto ad un risarcimento, nel momento in cui si opti per il rimborso del biglietto oppure se la cancellazione è stata causata da circostanze eccezionali, nelle quali, però, non è incluso lo sciopero.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…