Negli ultimi anni, Google ha introdotto diverse norme e strumenti per consentire alle persone di richiedere la rimozione di determinati contenuti dalla Ricerca, con particolare attenzione ai contenuti personali che, se pubblici, potrebbero causare danni diretti. A tal proposito ricordiamo il ‘Diritto all’Oblio‘. Questo quasi in contrasto allo scopo del servizio Ricerca di Google di scansionare tutte le informazioni pubbliche online, in modo da rendere facilmente accessibili agli utenti. Tuttavia, le regole di Internet, e soprattutto della privacy e della sicurezza online, sono in continua evoluzione, quindi anche le politiche e servizi di Google devono aggiornarsi di conseguenza. In un nuovo post sul blog di Google, la Global Policy Lead for Search dell’azienda Michelle Chang ha anticipato che è in corso un aggiornamento delle norme di Google per "aiutare le persone ad assumere un maggiore controllo della loro presenza online in Ricerca" poichè "l’accesso aperto alle informazioni è un obiettivo chiave di Ricerca, ma lo è anche fornire alle persone gli strumenti di cui hanno bisogno per proteggersi e mantenere private le loro informazioni sensibili e di identificazione personale".
Da alcuni anni, è possibile richiedere la rimozione di determinate informazioni sensibili e di identificazione personale dalla Ricerca di Google, ad esempio contenuti di doxxing, o informazioni come numeri di conto bancario o di carta di credito che potrebbero essere utilizzati per frodi finanziarie. Con l’ultimo aggiornamento delle norme, seguito ad periodo di analisi di feedback ricevuti dagli utenti, adesso vi è la possibilità di richiedere la rimozione dai risultati di Ricerca di ulteriori tipi di informazioni personali, tra cui le informazioni di contatto personali (come un numero di telefono, un indirizzo email o un indirizzo fisico) e informazioni che potrebbero rappresentare un rischio per il furto di identità (come le credenziali di accesso riservate) quando visualizzate nei risultati di ricerca.
Le persone che trovano informazioni personali sensibili nei risultati di Google Ricerca possono avviare una richiesta di rimozione delle informazioni seguendo la procedura disponibile all’indirizzo support.google.com/websearch/answer/9673730. Come riportato in questa pagina al momento in cui scriviamo, affinché Google possa prendere in considerazione la richiesta di rimozione dai risultati in Ricerca, i contenuti devono riguardare i seguenti tipi di informazioni: numeri di documenti di identità ufficiali riservati, numeri di conti bancari, numeri di carte di credito, immagini di firme scritte a mano, immagini di documenti di identità, documenti ufficiali (riservati e altamente personali, come cartelle cliniche), dati di contatto personali (indirizzi fisici, numeri di telefono e indirizzi email) o credenziali di accesso riservate. Per la rimozione di contenuti di doxxing, è necessario che assieme alla presenza di dati di contatto personali ci siano anche minacce esplicite/implicite oppure inviti all’azione espliciti/impliciti affinché altre persone provochino danni o procurino molestie.
Quando Google riceve una richiesta di rimozione, valuta tutti i contenuti della pagina web segnalata come contenente le informazioni di cui è richiesta la rimozione per assicurarsi di non limitare la disponibilità di altre informazioni ampiamente utili, ad esempio negli articoli di notizie. Il team di analisi valuta anche se il contenuto appare come parte di un archivio pubblico su siti di governo o fonti ufficiali: in questi casi non è prevista la rimozione delle informazioni da Ricerca.
Va ricordato che Google si limita a rimuovere dal proprio indice di Ricerca il collegamento alle pagine che contengono le informazioni, le quali però restano accessibili nel sito web che le ospita: per rimuovere completamente le informazioni da Internet, è possibile provare a contattare direttamente il sito web.
"Massimizzare l’accesso alle informazioni consentendo al tempo stesso alle persone di avere il controllo delle proprie informazioni sensibili e di identificazione personale è un equilibrio fondamentale da raggiungere" commenta Chang nel blogpost. "Riteniamo che questi aggiornamenti siano un passo importante per raggiungere tale obiettivo e fornire alle persone gli strumenti di cui hanno bisogno per proteggere la loro sicurezza e privacy online".
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