Google ha annunciato nello scorso mese di marzo un nuovo smart display, la seconda generazione del Google Nest Hub. Ha debuttato inizialmente in selezionati paesi, ma dal 4 maggio 2021 è ora disponibile anche in Italia. Questo nuovo modello, che segue il primo modello annunciato nel 2018 allora con il nome ‘Google Home Hub’, si basa sulla stessa tecnologia audio di Nest Audio e ha il 50% di bassi in più rispetto all’Hub originale (si trova uno speaker full-range da 43.5 mm). Inoltre, offre nuove funzionalità per il sonno per un riposo migliore e una integrazione migliorata dell’Assistente Google. È dotato di un display da 7 pollici (600×1024) in vetro supportato da una base come quella del primo modello e rientra nell’impegno di Google per la sostenibilità, essendo progettato con materiali riciclati e con le parti meccaniche in plastica fatte del 54% di plastica riciclata post-consumo.
Non manca l’integrazione dell’Assistente Google, ma è migliorata rispetto al modello di prima generazione. In maniera simile a come già avviene con Nest Mini e con Nest Audio, il nuovo Nest Hub viene fornito con un chip di apprendimento automatico sul dispositivo dedicato che trasferisce alcune esperienze dell’assistente dai data center direttamente sul dispositivo, quindi le risposte ai comandi comuni diventano più veloci nel tempo (al momento questo avviene solo negli Stati Uniti). Il nuovo Nest Hub mostra anche tutti i tuoi dispositivi collegati compatibili in un unico posto, e integra con una radio Thread, che permette a Nest Hub di funzionare con il nuovo standard di connettività creato dal gruppo di lavoro Project Connected Home over IP, rendendo più semplice il controllo della propria casa connessa.
Nest Hub ha sempre aiutato ad affrontare la giornata, ed ora può aiutare a riposare bene la notte grazie a "Sleep Sensing", una funzione attivabile/disattivabile a piacimento messa a punto per aiutare a capire e a migliorare il proprio sonno, nel pieno rispetto della privacy personale. Come vedremo, il suo utilizzo è prettamente indicato per coloro che posizionano il nuovo Nest Hub sul comodino in camera, o comunque vicino al letto.
Ecco come funziona: Sleep Sensing utilizza Motion Sense (alimentato dalla tecnologia radar a bassa energia Soli) per analizzare il modo in cui la persona più vicina al display sta dormendo, in base al movimento e alla respirazione, il tutto senza l’utilizzo della fotocamera (così viene rispettata la privacy) o dispositivi da indossare. Google dice che questo nuovo strumento di rilevamento del sonno può anche rilevare disturbi del sonno come la tosse e il russare o i cambiamenti di luce e temperatura nella stanza grazie ai microfoni integrati di Nest Hub e ai sensori di luce ambientale e temperatura, così permette di capire meglio quali fattori potrebbero influire sulla qualità del proprio sonno. Il giorno dopo, al risveglio, ogni mattina sullo smar display si vedrà un riepilogo personalizzato del sonno della notte precedente, oppure si può chiedere all’Assistente Google: "Ehi Google, come ho dormito?".
Sleep Sensing può anche connettersi all’account Google Fit della persona a cui lo smart display è associato (l’app Google Fit è disponibile sui dispositivi Android e iOS) per vedere il riepilogo del sonno insieme anche delle notti precedenti assieme con altre informazioni su salute e benessere.
Sleep Sensing può fornire consigli su misura per dormire meglio, man mano che nel tempo i dati vengono raccolti e analizzati dall’algoritmo sviluppato da un team di scienziati del sonno anche seguendo la guida di organizzazioni come l’American Academy of Sleep Medicine.
Sleep Sensing è opzionale -si può scegliere di attivarlo o meno- con protezioni per la privacy pensate in modo che l’utente ne abbia il pieno controllo. Quando la funzionalià è attivata, sul display compare un chiaro indicatore visivo. Motion Sense rileva solo il movimento, non corpi o volti specifici, e i dati audio su tosse e russamento vengono elaborati solo sul dispositivo, non vengono inviati ai server di Google attraverso internet. E’ anche ‘fisicamente’ possibile disabilitare le funzionalità di rilevamento del sonno, ad esempio tramite l’interruttore hardware che disattiva fisicamente il microfono. Ed è possibile rivedere o eliminare i dati sul sonno in qualsiasi momento. Dati che, Google specifica, non vengono utilizzati per annunci personalizzati "coerentemente con i nostri impegni sulla privacy".
Google ha detto che Sleep Sensing su Nest Hub di seconda generazione è e resterà disponibile come anteprima gratuita fino al prossimo anno. Questo lascia intendere che, quando sarà a regime, la funzionalità diventerà accessibile a pagamento. E considerata la recente acquisizione di Fitbit da parte di Google, l’azienda di Mountain View ha detto di essere al lavoro su modi per "lavorare con le funzionalità di monitoraggio del sonno di Fitbit in futuro".
Come funziona il rilevamento del sonno su Google Nest Hub di seconda generazione
Anche se non si attiva il rilevamento del sonno, resta comunque possibile addormentarsi e svegliarsi più facilmente con il display che si illumina in base all’orario, rispettando gli orari di alba e tramonto della zona in cui ci si trova. Il display si oscura per rendere la camera da letto più favorevole al sonno la sera, mentre quando è ora di svegliarsi l’allarme ‘alba’ di Nest Hub illumina gradualmente il display e aumenta il volume della sveglia.
Sempre supportati servizi di terze parti come YouTube Music, Spotify, Apple Music, Netflix, Disney Plus e YouTube. E con i gesti rapidi, è possibile mettere in pausa o riprodurre i contenuti in qualsiasi momento muovendo le mani davanti al display.
Il nuovo Nest Hub è disponibile in quattro varianti di colore – Chalk, Charcoal, Sand e Mist – inizialmente in Stati Uniti (99,99 dollari), Canada, Regno Unito, Germania, Francia e Australia presso il Google Store e altri rivenditori. Dal 4 maggio 2021, il nuovo Nest Hub (2nd Gen) è disponibile in Italia sul Google Store online al prezzo di 99,99 euro.
Presentazione di Google Nest Hub 2 in Italia
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