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Jacques Brel nel doodle di Google, artista belga che viene festeggiato nel giorno in cui tenne la sua performance di addio

Google dedica il suo doodle di oggi, domenica 15 novembre 2020, al cantautore, compositore, attore e regista belga di lingua francese Jacques Brel (Jacques Romain Georges Brel). Illustrato dall’artista di Tolosa Antoine Maillard, il doodle odierno celebra colui che viene ampiamente considerato uno dei più famosi cantanti di lingua francese in Europa. Brel non è però conosciuto solo in Europa, ha coltivato un seguito globale e ha creato musica "che continua a commuovere il pubblico fino ad oggi", come si legge nella descrizione del doodle.

Perchè festeggiare oggi, 15 novembre, Jacques Brel? In questo giorno del 1966, Brel è salito sul palco un’ultima volta per offrire un’emozionante performance di addio al "Palais des Beaux-Arts" nella sua città natale di Bruxelles.

Jacques Romain Georges Brel è nato l’8 aprile 1929 nella capitale belga di Bruxelles. Parte di una famiglia benestante, ha espresso interesse per la scrittura di storie e poesie durante la sua adolescenza prima di iniziare a lavorare presso l’azienda di famiglia. Insoddisfatto di questo lavoro, Brel è entrato a far parte di un’organizzazione di beneficenza giovanile dove ha iniziato a cantare in piccoli locali e a registrare il suo primo singolo prima di trasferirsi a Parigi, dove è diventato presto una celebrità.

Il secondo album di Brel, "Quand on n’a que l’amour" ("If We Only Have Love", 1957), fu un successo e la sua title track vinse il premio Grand Prix de l’Académie Charles Cros. Brel ha continuato a pubblicare una serie di singoli di successo, confermando il suo status di celebrità in tutta Europa, intraprendendo poi tour completi fino al suo ritiro volontario dai concerti nel 1967. Mentre era a New York per il suo tour finale, Brel è stato ispirato ed ha trovato un nuovo sbocco creativo. Uno dei suoi film più importanti, "Le Far West" ("Far West", 1973) è stato nominato per il premio più prestigioso del Festival di Cannes: la Palma d’Oro. Brel non era solo la star del film, ma anche il co-sceneggiatore e regista.

Uomo dai molti interessi, Brel ha imparato a navigare e ha attraversato sia l’Atlantico che il Pacifico nel 1975. Alla fine si è stabilito nelle Isole Marchesi nel Pacifico meridionale. Nel 2017, il Belgio ha onorato Brel con una statua commemorativa.

Jacques Brel è morto nel 1978, all’età di 49 anni di cancro ai polmoni.

Questo doodle dedicato a Jacques Brel è visibile nella homepage di Google oltre che in Italia anche in Germania, Austria, Bulgaria, Grecia, Serbia, Vietnam, Russia e Francia. L’artista che ha realizzato il doodle, Antoine Maillard, ha dichiarato: "Ho ascoltato Jacques Brel quando ero bambino. Era affascinante per me perché aveva lasciato l’industria musicale per navigare con la sua barca e pilotare il suo aereo in un’isola lontana. L’ho immaginato come un vero eroe dei fumetti. Come cantante, è stato anche un narratore e un poeta a modo suo attraverso le sue esibizioni. Quando ascolti una delle sue canzoni, è spesso una storia vivida con una vasta gamma di emozioni e lirismo. Le mie canzoni preferite delle sue invitano gli ascoltatori a riconoscere la bellezza e la fragilità nella nostra umanità e nei momenti semplici e quotidiani. È quello che mi sforzo di fare anche nel mio lavoro di illustratore e fumettista. (…) Quando ho scelto quale parte della vita di Jacques Brel rappresentare nel Doodle (il cantante, l’attore, l’avventuriero), mi sono reso conto che un tema comune nella sua carriera era il palcoscenico. Jacques Brel non poteva restare fermo. Doveva esibirsi in un modo o nell’altro, in questa grande scena che era la sua vita. È stata la sua energia di artista il punto di partenza per questo doodle. (…) Avevo visto varie performance e film di Brel. Ho anche trovato ispirazione dalle foto di città francesi e belghe, cabaret e vita notturna durante il periodo della carriera di Brel, comprese le insegne luminose del teatro, il modo in cui erano decorate le sale da concerto, come erano vestite le persone e come ballavano. (…) Spero [che il doodle, ndr] motiverà le persone a riscoprire alcuni aspetti della musica di Jacques Brel, così come la sua energia e il suo intento nell’osservare e descrivere la vita intorno a lui".

Simone Ziggiotto

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