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Google spiega come mostra i testi delle canzoni in Ricerca

In seguito al rapporto del The Wall Street Journal secondo cui Genius Media ha accusato Google di copiare i suoi testi delle canzoni per l’utilizzo nei risultati di ricerca, con Genius che ha detto di avere prove "inconfutabili" a conferma di quanto affertmato, la società di Mountain View ha pubblicato un post nel suo blog per spiegare come si è attivata per risolvere il problema e come cambierà il modo per gli utenti di vedere i testi delle canzoni direttamente nella pagine dei risultati delle ricerche.

Dal 2016, Google mostra i testi delle canzoni ricercati dagli utenti nella parte alta della pagina dei risultati, se disponibili, funzionalità criticata molto dai siti web che offrono i testi delle canzoni, poichè gli utenti vedendo il testo direttamente nel motore di ricerca non sono incentivati ad entrare in un altro sito web. Tra questi c’è anche Genius, secondo cui il traffico verso il suo sito web è in calo proprio perché Google ha iniziato a pubblicare i testi sulla propria piattaforma.

Genius la scorsa settimana ha accusato Google di mostrare testi delle canzoni copiati dal suo sito web nelle pagine dei risultati delle ricerche. Genius ha raccolto prove a sostegno di questo, spiegando al WSJ di avere apportato una modifica nei testi sul suo sito nel 2016, nello specifico nel metodo di formattazione degli apostrofi, che le ha consentito di identificare la replica di questi altrove. Genius ha dichiarato di aver trovato almeno 100 esempi di canzoni copiate su Google provenienti dal suo sito.

Google mostra testi canzoni nelle ricerche

"Nel corso degli ultimi due anni, abbiamo mostrato a Google prove inconfutabili che mostrano i testi copiati da Genius", ha detto Ben Gross, responsabile della strategia principale di Genius, al Wall Street Journal. La società ha affermato di aver utilizzato un sistema di watermarking nei suoi testi.

Il WSJ ha riportato che a Google sono state chieste piu’ volte spiegazioni negli ultimi due anni da parte di Genius riguardo ai testi delle canzoni ‘copiati’. La società di Mountain View, in una prima risposta, ha dichiarato che i testi sul suo sito, che vengono mostrati in piccoli quadrati chiamati "pannelli informativi" mostrati sopra ai risultati delle ricerche, sono concessi in licenza dai partner, non sono quindi creati da Google o direttamente copiati da siti web.

"Prendiamo molto seriamente la qualità dei dati e i diritti dei creatori e riteniamo i nostri partner autorizzati responsabili dei termini del nostro accordo", è stata la dichiarazione di Google, come riportata dal WSJ. In seguito alla pubblicazione dell’articolo del WSJ, Google ha rilasciato una seconda dichiarazione con la quale si è impegnata a verificare quanto segnalato da Genius e risolvere gli accordi con uno qualsiasi dei partner che "non rispettano le buone pratiche".

Alcuni giorni dopo la pubblicazione del rapporto del WSJ, per chiarire la situazione, Google ha pubblicato, il 18 giugno, un articolo nel quale ha spiegato che questa funzione dei testi mostrati nei risultati delle ricerche è stata esaminata questa settimana, chiarendo meglio come funziona e da dove provengono i testi.

I testi possono apparire nelle caselle di informazione e sulle schede Knowledge nella ricerca quando si cercano canzoni o testi. Google fa questo per aiutare a trovare rapidamente queste informazioni, assicurandosi anche che i cantautori siano pagati per il loro lavoro creativo, come ha spiegato Satyajeet Salgar, Group Product Manager di Google Ricerca. Per fare questo, Google ha detto che paga gli editori musicali per il diritto di mostrare i testi, dal momento che gestiscono i diritti di questi testi per conto dei cantautori.

Da dove provengono i testi delle canzoni? Google ha spiegato che gli editori musicali spesso non hanno copie digitali dei testi delle canzoni, e in questi casi i servizi di streaming musicale e altre società simili concedono in licenza il testo di terze parti. Salgar ha assicurato che Google non va alla ricerca dei testi nei siti web: "I testi che si vedono nelle caselle informative sulla pagina dei risultati delle ricerca provengono direttamente dai fornitori di contenuti di testi e vengono aggiornati automaticamente quando riceviamo nuovi testi e correzioni su base regolare" ha spiegato Salgar.

In merito alle accuse da parte di Genius, Salgar ha detto che "I resoconti di questa settimana suggeriscono che uno dei nostri fornitori di contenuti di testi è in una disputa con un sito di testi [non è stato specificato ma è inevitabilmente Genius, ndr] su dove provengono i loro testi scritti. Abbiamo chiesto al nostro partner di testi di investigare sul problema per assicurarci che stiano seguendo le migliori pratiche del settore nel loro approccio. Cerchiamo sempre di mantenere alti standard di condotta per noi stessi e dai partner con cui lavoriamo".

In conclusione, Google ha anticipato che, per chiarire meglio da dove provengono i testi, inizierà ad includere presto la fonte da cui il testo visualizzato dall’utente proviene.

"Continueremo a seguire un approccio che rispetta e compensa i titolari dei diritti e garantisce che gli editori musicali e i cantautori siano pagati per il loro lavoro" ha concluso Salgar.

Articolo aggiornato il 19 luglio 2019 in seguito la pubblicazione del post nel blog di Google per fare chiarezza sulla situazione.

Simone Ziggiotto

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