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Google per il GDPR, la nuova legge europea sulla protezione dei dati

Nello spazio aggiornato ‘Il mio account’ è possibile utilizzare i ‘Controlli Attività‘ per scegliere quale attività viene salvata nel proprio account Google; vengono qui forniti semplici interruttori On/Off per controllare la cronologia delle posizioni, l’attività web e delle app, la cronologia delle ricerche di YouTube e altro, su tutti i dispositivi che hanno effettuato l’accesso all’account. E’ inoltre possibile visualizzare o eliminare eventuali dati già archiviati, tra cui cronologia delle ricerche, cronologia delle posizioni, cronologia di navigazione utilizzando ‘Le mie attività‘. Per semplificare la navigazione delle attività passate online Google fornisce anche strumenti per la ricerca per ‘argomento’, ‘data’ e ‘prodotto’ ed è quindi possibile eliminare in modo permanente attività specifiche, per interi giorni o settimane di attività che non si vogliono associare al proprio account.

E ancora, è possibile effettuare in ‘Il mio account’ un Controllo di Sicurezza o un Controllo sulla Privacy per assicurarsi che il proprio account sia al sicuro e che le impostazioni sulla privacy siano giuste. Di recente Google ha aggiunto un’opzione che ricorda in maniera più frequente di eseguire il controllo della privacy.

Si puo’ quindi gestire o disattivare gli annunci che si vedono su Google, sui siti web e nelle app utilizzando gli strumenti ‘Impostazioni annunci‘ e ‘Disattiva questo annuncio‘ che consente di segnalare gli annunci che non si reputano interessanti. Google ha inoltre fornito ulteriori informazioni su come e perché determinati annunci sono personalizzati e prevede di semplificare ulteriormente l’aspetto di questi strumenti nei prossimi mesi.

Infine, sempre in ‘Il mio account’, è possibile ottenere una panoramica di tutti i prodotti Google che si utilizzano e i dati ad essi associati tramite Google Dashboard, la quale è stata di recente resa piu mobile-friendly, quindi è ora piu’ facile da utilizzare su diversi dispositivi, anche quelli con piccoli schermo.

GOOGLE CONSENTE DI SCARICARE I PROPRI DATI

Google ha lanciato nel 2011 lo strumento "Scarica i tuoi dati" e da allora le persone in tutto il mondo lo hanno utilizzato per esportare i propri dati da prodotti come Google Foto, Drive, Calendario, Google Play Musica e Gmail, sul proprio computer o su servizi di archiviazione come OneDrive, Dropbox e Box. La società è impegnata per ulteriormente migliorare e ampliare questa funzione, aggiungendo altri servizi Google, inclusi ulteriori controlli contestuali sui dati e creando una nuova impostazione che sia di aiuto per le persone per pianificare download regolari. Mentre Google ha permesso alle persone di scaricare dati dai nostri servizi per molti anni, il GDPR incoraggia le aziende a consentire il trasferimento dei dati direttamente da un servizio ad un’altro laddove possibile, ad esempio da Google Foto ad un altro servizio fotografico. Google si è quindi attiata su questo fronte ed ha recentemente avviato il progetto Data Transfer su GitHub fornendo un codice open source in fase iniziale che, nel tempo, sarà utile a qualsiasi sviluppatore che desideri offrire un trasferimento di dati da un servizio ad un altro (o vice versa).

CONSENSO DEI GENITORI E STRUMENTI MIGLIORI PER I BAMBINI ONLINE

Dal momento che il GDPR dice che le aziende devono ottenere il consenso dei genitori per elaborare i dati dei propri figli in determinate circostanze, per ottenere tale consenso e per assicurarsi che genitori e figli abbiano gli strumenti per gestire le loro esperienze online Google sta mettendo a punto lo strumento Family Link, già disponibile in vari paesi in tutto il mondo, in tutta l’UE. Attraverso Family Link i genitori possono creare un account Google per i loro figli e sono tenuti a fornire il consenso per l’elaborazione dei dati del loro bambino. Family Link consente inoltre ai genitori di impostare alcune regole di base sull’utilizzo delle applicazioni da parte del figlio e di tenere d’occhio il tempo che trascorre sullo schermo o puo’ bloccarne da remoto il dispositivo.

IL CONSENSO PER SCOPI COMMERCIALI E SERVIZI DEI PARTNER

Il GDPR pone nuovi obblighi a Google ma anche a qualsiasi attività che fornisce servizi online alle persone nell’UE. Ciò include i partner di Google in tutto il mondo: inserzionisti, editori, sviluppatori e clienti di Google cloud. La società di Mountain View ha detto di aver lavorato con i partner per prepararli per il 25 maggio.

Ai suoi partner pubblicitari Google ha chiarito in che modo le norme pubblicitarie cambieranno quando entrerà in vigore il GDPR e in particolare agli editori è stato già chiesto editori di ottenere il consenso dai loro utenti per l’utilizzo della tecnologia pubblicitaria di Google sui loro siti e app in base alla legislazione vigente ma ora è stato aggiornato tale requisito in linea con le linee guida del GDPR. Google sta lavorando inoltre a stretto contatto con i suoi partner editori per fornire una serie di strumenti che consentano loro di raccogliere il consenso degli utenti e creato una soluzione per i publisher che desiderano pubblicare annunci non personalizzati, utilizzando solo informazioni contestuali.

Per i clienti di Google Cloud, la società ha aggiornato i termini di elaborazione dei dati per G Suite e Google Cloud Platform e fornito informazioni dettagliate ai clienti sull’approccio alla portabilità dei dati, infrastruttura sicura e certificazioni di terze parti, tra le altre cose. Per ulteriori informazioni, consultare QUESTO post su Google Cloud.

Google aggiorna la Privacy Policy per il GDPR

Come Facebook, Whatsapp e Twitter anche Google adegua i propri termini di servizio in materia di privacy per rispettare il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR – General Data Protection Regulation) dell’Unione europea che entra in vigore il 25 maggio 2018 per richiedere maggior trasparenza riguardo all’utilizzo delle informazioni delle persone online. Stando a quanto comunicato da Google nel suo blog, ogni giorno sono circa 20 milioni gli utenti in tutto il mondo che visitano l’hub centrale ‘Il mio account’ di Google che riunisce tutti i diversi modi in cui gli utenti possono rivedere le impostazioni della sicurezza, della privacy e degli annunci di Google. Come parte degli sforzi di conformità al GDPR, Google ha migliorato sia i controlli che la chiarezza delle informazioni che si possono trovare in ‘Il mio account’ in modo che le persone siano meglio informate su come e perchè i loro dati sono raccolti.

William Malcolm, Director of Privacy Legal EMEA, di Google nel blog ha spiegato che la società sta adottando questi passaggi per semplificare la comprensione della Informativa sulla privacy di Google e che gli utenti non hanno bisogno di modificare le impostazioni correnti del proprio account: gli utenti continuano ad avere il pieno controllo sui dati che condividono con la società di Mountain View quando utilizzano i servizi offerti, solo che le spiegazioni sono più chiare. Negli ultimi dieci anni, Google si è impegnata per mettere a punto un programma sulla privacy globale, prendendo consigli dai regolatori di tutto il mondo. Malcolm ha spiegato che in tutta l’azienda ci sono team dedicati di ingegneri ed esperti di conformità che lavorano per la gestione privacy a tempo pieno, assicurando che nessun prodotto Google venga lanciato senza una revisione completa di come viene gestita la privacy di chi lo utilizzerà.

La politica sulla privacy aggiornata è già disponibile per la lettura ma Google ha previsto di inviare una email a tutti gli utenti con l’invito a consultarla.

A seguire un riassunto delle cose che Google ha fatto fino ad oggi per essere pronta per il 25 maggio 2018, giorno dell’entrata in vigore del GDPR. Google tiene a precisare che man mano che evolverà nel tempo i suoi prodotti continuerà a migliorare il programma sulla privacy e gli strumenti di protezione che offre agli utenti.

Simone Ziggiotto

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