Potrebbe essere svelata alla prossima conferenza per gli sviluppatori Google I/O 2018 in programma nel mese di Maggio la piattaforma di giochi in streaming a cui Google si dice che stia lavorando da un paio di anni, con tanto di console hardware dedicata.
Secondo quanto riferito dal The Information, la società di Mountain View avrebbe pronto per il lancio un servizio di streaming di giochi con nome in codice "Yeti" da rendere accessibile in abbonamento attraverso una console di sua proprietà con tanto di controller. In alternativa alla console, il servizio risulta essere stato testato anche per funzionare con Chromecast, quindi con lo smartphone che fungerebbe da telecomando per il controllo dei giochi.
Il servizio dovrebbe funzionare in maniera simile a PlayStation Now di Sony e GeForce Now di Nvidia e quindi gli abbonati dovrebbero avere accesso senza limiti e in streaming ad un catalogo di videogiochi pagando un canone mensile o annuale.
La piattaforma di giochi in streaming di Google risulta essere stato in sviluppo per almeno un paio di anni, un progetto voluto da Mario Queiroz e Majd Bakar (ha introdotto Pixel 2 e Pixel 2 XL all’evento del 4 ottobre scorso), ora finalizzato e pronto per il lancio dopo essere stato testato in diverse iterazioni.
Prima di Yeti, Google risulta che abbia lavorato a progetti simili per entrare nel mercato del gaming da salotto, progetti anche comprendenti il lancio di una vera e propria console da gioco basata su piattaforma Android che non si sono pero’ tradotti in qualcosa di concreto da commercializzare.
Yeti, riferiscono le fonti del The Information, sarebbe dovuta diventare ufficiale già l’anno scorso in tempo per le festività natalizie del 2017 ma il lancio sarebbe stato rimandato a metà di quest’anno. Nel frattempo, Google risulta che abbia discusso con "sviluppatori di giochi di alto livello" per rendere disponibili alcuni titoli importanti al lancio della piattaforma.
Il settore dei giochi ha un valore di 109 miliardi di dollari ed è un settore in cui Google manca ‘in prima persona’ per cui non sorprende che la società di Mountain View abbia deciso di investire in questo mercato con una piattaforma proprietaria basata sul suo Android. Restiamo quindi in attesa di ulteriori informazioni sul lancio del progetto.
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