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Google, 19 miliardi di dollari a Apple e partner Android per integrare i suoi servizi

19 miliardi di dollari è l’importo annuo stimato che Google avrebbe pagato negli ultimi dodici mesi alle aziende che contribuiscono a generare le sue vendite pubblicitarie, dai siti web con annunci pubblicati a Google a Apple e altri produttori che installano la casella di ricerca o le applicazioni di Google in bella vista agli occhi dei loro utenti.

Google non è solo un motore di ricerca, anche se è nato come tale ed è oggi leader del mercato della ricerca sul web, ma oggi offri diversi servizi che spaziano dalla posta elettronica (Gmail) allo storage su cloud (Drive) da aggregatore di notizie (News) a mappe e navigazione (Maps), dallo shopping (Shopping) ai video (Youtube). Per quanto il marchio Google sia popolare in tutto il mondo, la società paga per essere sempre cosi’ visibile. Nell’ultimo anno, da una pubblicazione di Bloomberg, risulta che la società ha speso 19 miliardi di dollari per chiudere contratti – simili a quello con Apple per avere il motore di ricerca Google predefinito in Safari – in modo da rendere visibili i servizi di Google.

Apple ha lanciato la sua piattaforma iOS per dispositivi mobili nel 2007 con Google impostato come motore di ricerca predefinito grazie ad un accordo tra le due società che è durato per alcuni anni, terminato il quale Apple ha poi scelto di usare Bing di Microsoft come motore di ricerca predefinito. Gli utenti di Safari hanno sempre avuto la possibilità di scegliere nelle impostazioni un altro motore di ricerca, ma la maggior parte degli utenti è solita utilizzare il motore di ricerca che ogni browser imposta come predefinito. Poche settimane fa, è anche emerso che Apple ha deciso di cambiare da Bing a Google come fornitore predefinito delle ricerche web che gli utenti richiedono a Siri e per la funzione Cerca all’interno dei dispositivi alimentati dalla piattaforma mobile iOS (ex-Spotlight) e Spotlight sul Mac.

Da quest’anno, Google è tornato ad essere il motore di ricerca predefinito in Safari grazie ad un accordo che si è stimato costare circa 3 miliardi di dollari a Google, quasi tre volte quanto pagato (1 miliardo di dollari) tre anni prima. "I documenti della Corte indicano che Google ha pagato Apple 1 miliardo di dollari nel 2014 e stimiamo che il totale dei pagamenti da Google a Apple nell’anno fiscale 2017 possa avvicinarsi a 3B miliardi di dollati" è quanto riportato dall’analista A.M. Sacconaghi Jr. di Bernstein, secondo cui "dato che i pagamenti di Google sono quasi tutti profitti per Apple, Google da sola solo rappresentare il 5% dei profitti operativi totali di Apple quest’anno e può rappresentare il 25% della crescita complessiva della società negli ultimi due anni".

Stando a quanto riferito da Bloomberg, Google ha pagato 19 miliardi di dollari per acquisire traffico nel corso degli ultimi 12 mesi. Tra questi, sono stati stimati 4.2 miliardi di dollari pagati ai partner Android per fargli posizionare la casella di ricerca di Google in primo piano e centrale e installare applicazioni come YouTube e Chrome sui loro device, e 3 miliardi di dollari pagati a Apple per avere Google come motore di ricerca predefinito in Safari.

Il mercato è in continua evoluzione e la concorrenza non manca, come conferma il fatto che i 7.2 miliardi complessivi pagati da Google ai partner OEM di Android e a Apple sono circa tre volte quanto avrebbe pagato la società di Mountain View nel 2012 per gli stessi accordi.

Mentre va ricordato che è Alphabet Inc. che da un paio di anni fa capo a Google , i dettagli di questi accordi finanziari sono segreti, per cui le cifre suddette sono stime che fanno gli analisti.

Simone Ziggiotto

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