Youtube, quattro nuove misure contro il terrorismo

Kent Walker, consigliere generale di Google, ha dichiarato che il gigante tecnologico americano è impegnato a far parte della soluzione per affrontare la diffusione dei contenuti estremisti online.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google ha illustrato nel suo blog le prossime mosse che andrà ad attuare al fine di contribuire a combattere la diffusione di materiale estremista online attraverso il suo servizio di video streaming YouTube. Kent Walker, consigliere generale di Google, ha dichiarato che il gigante tecnologico americano è "impegnato a far parte della soluzione" per affrontare la diffusione dei contenuti estremisti online.

"Il terrorismo è un attacco alle società aperte e affrontare la minaccia rappresentata dalla violenza e dall’odio è una sfida cruciale per tutti noi", ha scritto Walker in un post sul blog di Google. "Non ci dovrebbe essere posto per i contenuti terroristici sui nostri servizi. Google e YouTube sono impegnati a far parte della soluzione. Stiamo lavorando con gruppi governativi, di polizia e gruppi della società civile per affrontare il problema dell’estremismo violento online.".

Walker ha dichiarato che mentre lui e altre persone hanno lavorato per anni su metodi per identificare e rimuovere contenuti che violano le politiche dei servizi di Google, "la verità scomoda è che noi, come industria, dobbiamo riconoscere che bisogna fare di più. Adesso." ha scritto il dirigente nel blogpost.

Google puo’ contare su migliaia di persone in tutto il mondo che riesaminano e bloccano la diffusione di contenuti che violano le politiche della società nelle proprie piattaforme, con tecnici esperti che hanno sviluppato tecnologie per prevenire il rilancio di contenuti terroristici conosciuti utilizzando la tecnologia di riconoscimento delle immagini. Google ha inoltre investito in sistemi che utilizzano contenuti gia’ segnalati per aiutare ad identificare piu’ velocemente nuovi video ed eventualmente rimuoverli velocemente. Inoltre, Google ha detto di aver sviluppato partnership con gruppi di esperti, agenzie contro l’estremismo e le altre società di tecnologia per contribuire a rafforzare i propri sforzi. Oggi, Google si impegna a fare quattro ulteriori passi in avanti.

Il primo passo che Google va a compiere riguarda l’aumento dell’uso delle proprie tecnologie per identificare – e rimuovere – video estremisti e legati al terrorismo. "Ciò può essere impegnativo" confessa Walker: "un video di un attacco terroristico può essere una segnalazione informativa se trasmessa dalla BBC, o glorificazione della violenza se caricato in un contesto diverso da un altro utente" spiega, aggiungendo che la sua società ha utilizzato modelli di analisi video per trovare e valutare più del 50% dei contenuti legati al terrorismo che sono stati rimossi negli ultimi sei mesi. Nei prossimi mesi, Google dedicherà altre risorse di ingegneria per applicare la sua ricerca di apprendimento più avanzata al fine di formare nuovi "classificatori di contenuti" per aiutare ad identificare e rimuovere rapidamente i contenuti estremistici e terroristici dalle proprie piattaforme.

Il secondo passo che Google va a compiere è l’aumento "notevole" del numero di esperti indipendenti del programma Trusted Flagger di YouTube. "Le macchine possono aiutare a individuare i video problematici, ma gli esperti umani continuano a svolgere un ruolo nelle decisioni se un contenuto è per la propaganda della violenza, un discorso religioso o una notizia" spiega Walker, aggiungendo che mentre molte segnalazioni degli utenti ‘comuni’ possono essere imprecise, mentre le segnalazioni dei ‘segnalatore attendibili’ sono precise per oltre il 90 per cento delle volte e contribuiscono a ridurre gli sforzi della società nell’identificare i contenuti.

Alle 63 organizzazioni che sono già parte del programma Trusted Flagger andranno ad aggiungersi 50 ONG al fine di "trarre vantaggio dalle competenze di organizzazioni specializzate che lavorano su temi come l’odio, il danno e il terrorismo" ha spiegato Walker, aggiungendo che Google va ad ampliare anche il proprio lavoro con gruppi che combattono l’estremismo per identificare i contenuti che possono essere usati per radicalizzare e reclutare estremisti.

Il terzo ‘passo’ che Google intraprende riguarda maggiori restrizioni per i video che non violano chiaramente le norme di Youtube ma riguardano comunque temi particolari come la religione In futuro, questi saranno visibili dopo un avviso e non verranno monetizzati o raccomandati – ciò significa che questi video avranno saranno più difficili da trovare. "Pensiamo che questo raggiunga il giusto equilibrio tra l’espressione libera e l’accesso alle informazioni senza promuovere punti di vista estremamente offensivi" ha spiegato Walker.

Infine, YouTube espanderà il suo ruolo negli sforzi contro la radicalizzazione. Sulla base del programma di successo Creators for Change promuovendo contenuti di YouTube contro l’odio e la radicalizzazione, la società sta lavorando con Jigsaw per rendere disponibile il "Redirect Method" più in generale in tutta Europa. Questo approccio utilizza il potere della pubblicità online mirata per raggiungere potenziali reclute e le reindirizza verso i video antiterrorismo che possono fargli cambiare opinioni. Nelle precedenti implementazioni di questo sistema, spiega Walker, potenziali reclute hanno fatto clic su annunci con una percentuale insolitamente elevata e hanno visto oltre mezzo milione di minuti di contenuti video che debellano i messaggi di reclutamento terroristico.

Walker ha spiegato, per concludere, che Google ha inoltre collaborato con aziende del settore, tra cui Facebook, Microsoft e Twitter, per creare un forum internazionale per condividere e sviluppare tecnologie e sostenere le piccole aziende e accelerare gli sforzi congiunti per affrontare il terrorismo online.

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