L’edizione 2017 di Google I/O, la annuale conferenza per gli sviluppatori di Android, si è tenuta quest’anno nello stesso luogo in cui l’evento si è tenuto lo scorso anno, dove tutto è iniziato 11 anni fa: presso lo Shoreline Amphitheatre a Mountain View, nei giorni 17-18-19 maggio. Ad annunciarlo era stato con un tweet il profilo Twitter di Google Developers (@googledevs).
Anche quest’anno tre giorni di conferenza, come lo scorso anno. Cosa è stato annunciato alla conferenza di quest’anno a parte le consuete anticipazioni sulla prossima versione di Android? Qui sotto facciamo un riassunto di quello che è stato presentato, ma anche di quello che ci si aspettava e che invece non stato svelato.
Lo scorso anno la conferenza si è tenuta allo Shoreline Amphitheatre a Mountain View per "festeggiare il nostro decimo anniversario di incontri dedicati agli sviluppatori", e quest’anno probabilmente la location è rimasta la stessa in quanto è in grado di ospitare tantissime persone in un grande spazio aperto.
Google I/O è sempre stato un evento da segnare sul calendario per gli appassionati di Android e del mondo dei prodotti Google pechè sono giorni incentrati sulla scoperta della successiva generazione di tecnologia mobile. Fino ad un paio di anni fa in questo evento Google annunciava la successiva versione di Android, nel caso di quest’anno l’iterazione successiva di Nougat, anche se come lo scorso anno è stata gia’ anticipata col rilascio di una prima Developer Preview nelle settimane precedenti. Nel corso degli ultimi anni, I/O è diventato l’evento in cui Google annuncia i suoi piu’ recenti prodotti e servizi, oltre a progetti in sviluppo.
Per ricordare, ecco cosa Google ha presentato a I/O 2016: l’altoparlante Google Home con virtuale Google Assistant, l’app di messaggistica istantanea Google Allo, l’app per videochiamare Google DUO, la nuova versione 2.0 del sistema operativo Android Wear per smartwatch, l’ambiente virtuale e visore VR per Android N chiamato Daydream, Android Instant Apps e molto altro. QUI un riassunto di Google I/O 2016.
Se vi siete persi la diretta streaming del keynote di apertura che si è tenuto il 17 maggio dalle ore 19 italiane potete rivederlo integralmente nel player qui sotto.
ANDROID HA SUPERATO 2 MILIARDI DI DISPOSITIVI ATTIVI NEL MONDO
I dispositivi Android attivi in tutto il mondo sono 2 miliardi. A dare l’annuncio è stato il CEO di Google Sundar Pichai in apertura del keynote che ha dato il via alla tre-giorni di Google I/O 2017 il 17 maggio presso lo Shoreline Amphitheatre a Mountain View. La cifra include ogni tipo di sistema operativo alimentato da Android, compresi smartphone, tablet, dispositivi Android Wear, Android TV.
GOOGLE LENS: L’ASSISTENTE GOOGLE RICONOSCE IL MONDO ATTRAVERSO LO SMARTPHONE
Google ha annunciato a I/O 2017 Google Lens, un’app di ricerca visiva alimentata dall’Intelligenza Artificiale attarverso cui offrire funzionalità di calcolo basate sulla ‘visione’, con l’Assistente capace di capire cosa si trova in una foto, un video o un feed in diretta dalla fotocamera. In altre parole, Assistant può analizzare il mondo intorno all’utente con l’aiuto della fotocamera dello smartphone oppure foto o video gia’ catturati. Tramite la Lens, l’Assistente Google analizza l’ambiente circostante e visualizza contenuti rilevanti sullo schermo. Ad esempio, se si è in strada davanti ad un ristorante, basterà inquadrare la la vetrina cosi’ da ricevere informazioni su quell’attività, tra cui recensioni di persone che ci sono gia’ state. La tecnologia è in grado di fare anche molto altro: puntando il telefono sull’adesivo che si puo’ trovare sotto il router di casa, il dispositivo acquisirà le credenziali di accesso Wi-Fi in automatico. L’app Google Lens è attualmente in sviluppo, ma verrà resa disponibile entro la fine di quest’anno, prima negli Stati Uniti.
ANDROID O – POCHE NOVITA’ MA RILASCIATA LA PRIMA BETA PUBBLICA
Google ha introdotto le novità di Android O quando alcune settimane fa ha iniziato a distribuire la prima build di anteprima per gli sviluppatori, ma il 17 maggio ha reso disponibile la seconda Developer Preview come prima beta pubblica per test su telefoni o tablet. Google invita coloro che vogliono provare la versione beta di Android O ad iscriversi ad android.com/beta. E’ compatibile con Nexus 5X, 6P e Player, così come Pixel, Pixel XL e Pixel C. A I/O 2017 non abbiamo scoperto il nome di Android O, ma Google ha detto che intende rilasciare la versione finale della piattaforma "piu’ tardi questa estate". QUI trovate riassunte tutte le novità in arrivo con Android O, come ad esempio i nuovi canali di notifica, i nuovi limiti per le applicazioni in background, le API di riempimento automatico dei campi, la modalità Picture-in-picture e altro ancora.
GOOGLE ASSISTANT SU IPHONE, PRESTO IN ITALIANO
Dal 17 maggio 2017 Google Assistant fa il suo debutto ufficiale sull’iPhone di Apple, disponibile negli stessi paesi in cui l’Assistente è disponibile su Android, in primis negli Stati Uniti, ma arriverà in altri paesi in seguito – allo stesso evento Google ha annunciato che Google Assistant parlerà italiano entro la fine del 2017. Prima di oggi, l’unico modo per accedere a Google Assistant su iPhone (iOS) era in maniera limitata attraverso l’app Allo, dove è possibile ricevere aiuto per trovare risposte utili e organizzarsi con gli amici senza abbandonare la conversazione semplicemente digitando @google per richiamare l’Assistente. Quando Assistant parlerà l’italiano prima di tutto si chiamerà ‘Assistente Google’ e, grazie al machine learning e all’intelligenza artificiale, anche gli utenti italiani – iOS e Android – saranno in grado di fare molte cose come acquistare dei biglietti per il cinema mentre si è in auto, trovare il ristorante per uno spuntino al volo con la famiglia prima dell’inizio dello spettacolo e arrivare fino al cinema evitando il traffico. E’ possibile che entro fine anno Google Home, l’altoparlante domestico intelligente di Google ad attivazione vocale arriverà in Italia.
GOOGLE FOTO STAMPA FOTOLIBRI E SUGGERISCEQUANDO E COSA CONDIVIDERE IN AUTOMATICO
Due anni dopo l’introduzione, il servizio Google Foto viene usato da oltre 500 milioni persone ogni mese, e gestisce oltre 1,2 miliardi di foto e video ogni giorno. Per l’occasione, Google ha annunciato tre nuovi modi per aiutare gli utenti a condividere e ricevere momenti: Suggested Sharing (Condivisione suggerita), Shared Libraries (Librerie condivise) e Fotolibri (Photo Books). Ora, l’app Google Foto consiglia di condividere le foto con gli amici che in esse vengono riconosciuti tramite la funzione chiamata ‘Condivisione Suggerita’. Altra nuova funzione si chiama ‘Librerie condivise’ e consente alle famiglie di condividere in automatico foto che rispettano determinati filtri – ad esempio due genitori possono condividere tra di loro le foto che ciascuno scatta ai propri figli, i quali vengono riconosciuti negli scatti dagli algoritmi intelligenti di Google. Infine, negli Stati Uniti prima e prossimamente anche in altri paesi, Google lancia il servizio di stampa su carta di Fotolibri, con l’app in grado di consigliare le foto da stampare creando delle collezioni che contengono scatti correlati (ad esempio le foto da tutte le vacanze al mare degli ultimi anni). I Fotolibri sono disponibili a partire da 9.99 dollari.
VISORI VR AUTONOMI E PROGRESSI AR
Google ha rinnovato a I/O 2017 il proprio impegno nei campi della realtà virtuale e della realtà aumentata per espandersi oltre la piattaforma Daydream VR introdotta lo scorso anno e che prevede di combinare un dispositivo Daydream-ready come uno smartphone con un visore VR sempre Daydream-ready per permettere all’utente di avere accesso ad una esperienza di realtà virtuale. Ora, la società ha annunciato nuovi ‘visori VR autonomi‘ che per garantire un’esperienza di realtà virtuale non necessitano l’accoppiamento con smartphone, PC o altri device mobile. Google ha creato un suo modello base di visore VR autonomo in collaborazione con Qualcomm, che servirà alle aziende partner per creare dei propri visori – sono gia’ al lavoro HTC Vive e Lenovo. Ogni visore avrà una nuova tecnologia di tracciamento dei movimenti nell’ambiente circostante chiamata WorldSense e non avrà bisogno di sensori esterni da installare – i sensori si troveranno integrati nel visore. Per quanto riguarda la realtà aumentata, Google ha confermato il proprio impegno nello sviluppo del progetto Tango. I dispositivi certificati Tango sono in grado di registrare i movimenti nello spazio circostante e comprendere cose come le distanze e la loro posizione nel mondo reale. Per migliorare l’esperienza VR, Google ha utilizzato la tecnologia base di Tango come fondamento di WorldSense. Google ha inoltre annunciato che l’ASUS ZenFone AR, il prossimo telefono con tecnologia Tango ad arrivare sul mercato che è stato presentato all’inizio di quest’anno al CES 2017, sarà disponibile a partire da questa estate.
ANDROID GO: ANDROID SEMPLIFICATO PER I TELEFONI ECONOMICI
Google ha annunciato Android Go, versione ‘ridotta’ del sistema operativo mobile Android sviluppato per i dispositivi di fascia bassa, principalmente quelli che hanno limitate risorse di sistema (in particolare meno di 1GB di RAM) o che hanno accesso limitato ad internet (utile nei paesi in via di sviluppo). Android Go, costruito su Android O, viene fornito con un set di applicazioni Google ‘ridotte’ che richiedono meno memoria flash, memoria fisica e consumano meno dati di internet per funzionare. L’app Google Play Store in Android Go mostrerà un elenco di app consigliate più adatte per il dispositivo in uso. Nel browser Chrome, attivando la funzionalità Data Saver si comprimeranno le pagine per le connessione lente, mentre con YouTube Go la visione di video consumerà meno dati. Android Go è ancora un progetto in corso d’opera, pronto al debutto nel 2018.
YOUTUBE PORTA I VIDEO 360 IN TV
Google ha comunicato che mentre Youtube viene fruito per il 60% dai dispositivi mobili, ma sempre piu’ persone guardano i video del catalogo on-demand sullo schermo piu’ grande del proprio televisore. Per questo, la società ha annunciato che i video a 360 gradi presenti in YouTube saranno presto disponibili tramite i televisori, espandendo cosi’ l’accessibilità ai video in questo formato oltre gli smartphone e i browser web. La disponibilità dei video a 360 su TV è in arrivo nei prossimi mesi per Android TV, PlayStation 4 e Xbox One, così come Smart TV di LG e Samsung Serie 2017.
Al fine di celebrare i migliori contenuti disponibili sul Play Store, Google ha tenuto la seconda edizione dei Google Play Awards premiando le migliori applicazioni o giochi per Android in 12 categorie: scopri i titoli vincitori QUI.
COSA CI ASPETTAVAMO DA GOOGLE I/O 2017 CHE INVECE NON E’ STATO PRESENTATO:
Project Treble – Ci si aspettava spazio per approfondire il "Project Treble" svelato alcuni giorni fa, l’ultimo tentativo di rendere più facile per tutti gli smartphone Android ricevere i piu’ recenti aggiornamenti del sistema operativo. Fin dal lancio, i telefoni che non sono stati sotto il controllo diretto di Google – come è stato invece il caso dei device Nexus e Pixel – e per gli aggiornamenti i produttori hanno sempre dovuto metterci la loro mano, motivo per cui aggiornamenti o arrivano in ritardo o addirittura mai. Con il Project Treble i dispositivi dovrebbero ricevere aggiornamenti molto più velocemente.
Instant Apps – Nell’ultimo anno non si hanno piu’ avuto notizie sulle Instant Apps dopo l’introduzione a I/O 2016. Si tratta di poter eseguire rapidamente una app Android senza procedere con l’installazione sul device. Google ha avviato il test limitato delle Instant Apps all’inizio di quest’anno, e ormai dovrebbe essere tempo di introdurre la novità a tutti i consumatori.
Android Auto – Google ha annunciato di recente che Android Auto sarà l’opzione predefinita per l’infotainment nei nuovi veicoli Volvo e Audi. Le funzionalità saranno pero’ sempre le stesse, quindi l’unica novità attesa era l’integrazione di Google Assistant in Android Auto.
Android Wear – la versione per smartwatch della piattaforma Android è stata aggiornata alla versione 2.0 lo scorso febbraio, un aggiornamento che è stato rinviato per molti mesi e quindi non erano previste delle novità nel breve periodo.
Chrome OS – Google ha annunciato l’intenzione di portare le applicazioni Android e il Play Store sui dispositivi con sistema operativo Chrome OS – in primis Chromebook – lo scorso anno, ma come per Wear 2.0 la distribuzione ha richiesto tempi lunghi e quindi gia’ parlare di ulteriori novità è presto. Samsung e Google hanno annunciato il Chromebook Pro al CES 2017 all’inizio di quest’anno, un computer portatile costruito appositamente per essere in grado di eseguire le applicazioni Android. Il laptop avrebbe dovuto essere lanciato ad un certo punto nel mese di aprile, ma il lancio è stato ritardato perchè sembra che le applicazioni Android continuano a funzionare non benissimo sul sistema operativo Chrome OS, quindi servirebbe ancora un po’ di tempo per ottimizzare l’esecuzione delle app Android sui dispositivi Chrome OS.
Fuchsia – sappiamo da tempo che Google sta lavorando ad un nuovo sistema operativo, il suo terzo dopo Android (includendo anche lo spin-off per wearable Android Wear) e Chrome OS: Fuchsia. Non è previsto essere una variante di uno degli OS sopra elencati, ma piuttosto si prevede essere un progetto nuovo, creato partendo da zero. Infatti, dalle prime informazioni note di Fuchsia, questo sistema operativo non è basato su Linux come invece lo sono Android e Chrome OS. Google non ha ancora annunciato ufficialmente questo nuovo sistema operativo, ma due ingegneri che lavorano presso l’azienda ne hanno confermato alcuni dettagli nelle scorse settimane. Dettagli su questo progetto non sono tuttavia stati svelati a I/O 2017.
Google I/O 2017: Keynote in Live Streaming
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