Dopo che Google ha lanciato la sua nuova applicazione di messaggistica Allo lo scorso anno, in molti si sono chiesti che fine farà Hangouts, l’app di messaggistica che era stata lanciata in precedenza quando la società aveva lanciato il social network Google+ ma visto lo scarso successo ottenuto ha poi messo in secondo piano. Google ha ora iniziato a pre-installare Allo sui nuovi telefoni Android al posto di Hangouts e anche se quest’ultima non è stata ancora terminata c’è da scommettere che prossimamente verrà completamente sostituita da Allo. Google non è ancora pronta ad eliminare Hangouts definitivamente, attenzione, in quanto per il momento ha deciso di non permettere piu’ alle applicazioni di terze parti di utilizzare le API di Hangouts. Questo a partire dal 25 aprile.
Parlando in maniera piu’ facilmente comprensibile, significa che molte applicazioni non ufficiali di Google (sviluppate da terze parti) che utilizzano funzionalità fornite da Hangouts tramite le API fornite da Google non potranno piu’ offrire il servizio ai clienti.
Hangouts non viene chiuso definitivamente, restando invece un servizio disponibile per uso aziendale cosi’ da essere utilizzato come strumento ad esempio per le riunioni, per fare videoconferenze.
Alla domanda "Che cosa sta cambiando con l’API Hangout di Google+?" la società nelle pagine per gli sviluppatori scrive: "l’API Hangouts di Google+ non è più supportata. Nuove applicazioni non possono essere create, ma le applicazioni esistenti continueranno a funzionare fino al 25 aprile 2017. Dopo tale data, la applicazioni in Hangouts non funzioneranno più."
Spiegando il perchè di chiudere l’accesso alle API di Hangouts, Google ha detto che in occasione dell’evento Google Horizon nel settembre 2016 ha mostrato in anteprima una nuova esperienza per gli Hangout focalizzati sulle riunioni. Pertanto, "al fine di razionalizzare ulteriormente i nostri sforzi, ritireremo l’API Hangouts di Google+ che consente agli sviluppatori di creare applicazioni per la versione precedente di Hangout per le videochiamate".
Google ha spiegato che le API di Hangouts erano state originariamente "destinate a supportare gli scenari sociali per gli utenti consumer, come parte di Google+" mentre ora Hangouts "si va a concentrare sui casi d’uso aziendale".
Google ha capito che questo cambiamento "avrà un impatto sugli sviluppatori che hanno investito nella nostra piattaforma" e da qui "abbiamo considerato con attenzione questo cambiamento e crediamo che gli ultimi aggiornamenti ci permettono di dare ai nostri utenti una più mirata esperienza su desktop per il futuro".
Ci sono delle eccezioni. Infatti, Google ha sottolineato che ci sono alcune applicazioni che continueranno a funzionare dopo la data del 25 aprile 2017. Queste includono DialPad e RingCentral per comporre una chiamata, Slack e altre che integrano strumenti di comunicazione aziendale, oltre a Toolbox, Control Room, Cameraman.
Gli utenti di applicazioni che non funzioneranno piu’ riceveranno un avviso che li informerà che l’app che stanno usando smetterà di funzionare dopo il 25 aprile.
Per chi non conosce, Hangouts è un software di messaggistica istantanea e di VoIP sviluppato da Google disponibile per le piattaforme mobili Android e iOS e come estensione per il browser web Google Chrome. Hangouts fornisce molti servizi anche all’interno della web mail Gmail e nel social network Google+ e tramite l’apposito sito web aperto nel settembre del 2015, che sono stati disponibili anche agli sviluppatori di terze parti fino al 25 aprile 2017. Dopo tale data, resta disponibile l’app ufficiale Hangouts per iOS e Android per inviare messaggi agli amici, effettuare videochiamate e chiamate vocali e partecipare a conversazioni a due o di gruppo.