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Fuchsia OS di Google potra’ eseguire app Android

Google sta lavorando ad un nuovo sistema operativo, il suo terzo dopo Android (includendo anche lo spin-off per wearable Android Wear) e Chrome OS: Fuchsia. Nome particolare, ‘Fuchsia’, derivato dalla somma dei colori Rosa e Viola ["Pink + Purple == Fuchsia (a new Operating System)"] come descritto nella pagina del progetto su Github. 

Stando a quanto riportato dal sito 9to5Google, su Fuchsia Gerrit, il sito in cui viene gestito il codice sorgente del sistema operativo in sviluppo, sono state trovate righe di codice a conferma che Fuchsia sarà in grado di eseguire applicazioni Android utilizzando una versione appositamente progettata di Android Runtime, installabile su qualsiasi dispositivo Fuchsia usando un file con estensione .far.

Nello scorso mese di novembre, 9to5Google ha riferito che su Fuchsia Gerrit è stata rilasciata una patch che ha introdotto il supporto per Kirin970, il chipset di HiSilicon lanciato nel 2017 e usato in molti dispositivi di Huawei (e Honor). Per testare il supporto per questo SoC, il sistema operativo Fuchsia è stato eseguito su un Honor Play, un modello di smartphone che era stato introdotto nello scorso mese di giugno in Cina e poi è arrivato in Europa alla fine della scorsa estate. Ci si chiede se dietro la scelta di testare Fuchsia su un dispositivo Huawei (Honor è un sub-brand di Huawei) possa significare che Google e Huawei stanno collaborando assieme per lo sviluppo del sistema operativo. In passato Google e Huawei già hanno collaborato per la produzione di smartphone, come il Nexus 6P. Altri dispositivi alimentati dallo stesso chipset Kirin 970 sono: Huawei Mate 10, Huawei Mate 10 Pro, Huawei Mate 10 Porsche Design, Huawei P20, Huawei P20 Pro, Huawei Mate RS Porsche Design, Honor V10 (Honor View 10), Honor 10, Huawei Nova 3, Honor Note 10.

Fuchsia è destinato tra non molto tempo ad alimentare tutti i dispositivi realizzati da Google, andando a sostituire Android su telefoni e tablet ma anche Chrome OS su Chrombook, ibridi e desktop. Come Android, Fuchsia sarà reso disponibile a tutti i produttori interessati ad integrarlo nei loro prodotti.

In occasione della conferenza per gli  sviluppatori Google I/O 2017, Dave Burke, Vice-President Engineering per Android, ha condiviso che Fuchsia è uno dei tanti progetti sperimentali in fase iniziale a cui sta lavorando Google e che uno degli aspetti più interessanti è che si tratta di un progetto open source. Inoltre, Burke ha confermato quello che fino a prima si poteva solo presumere: che Fuchsia è un progetto indipendente da Android.  Burke ha suggerito che "alcune persone veramente intelligenti" stanno lavorando al progetto Fuchsia, che non bisogna considerarlo come una variante di uno degli OS esistenti, ma piuttosto un progetto nuovo, creato partendo da zero. Infatti, Fuchsia risulta essere un sistema operativo non basato su Linux come invece lo sono Android e Chrome OS.

Nel corso dell’ultimo anno, a condividere nuove informazioni del progetto Fuchsia – trapelato nel mese di agosto del 2016 – sono stati i ragazzi di Android Police, che hanno scoperto che il nuovo sistema operativo utilizza il nuovo kernel Magenta che è stato progettato per poter funzionare su qualsiasi tipo di dispositivo, dai computer desktop fino ai dispositivi intelligenti per la casa (IoT) – questo significa che Fuchsia viene pensato per poter funzionare su computer portatili, smartphone, smartwatch, fitnessband e dispositivi per smarthome.

Gli sviluppatori di Google stanno lavorando a Fuchsia usando il linguaggio di programmazione proprietario Dart di Google e il sistema operativo supporta anche Flutter per l’interfaccia utente. 

Nei mesi scorsi, due ingegneri che lavorano presso l’azienda hanno rivelato che Google aveva deciso di realizzare Fuchsia come progetto open source fin dall’inizio, e questo spiega perchè il progetto è stato reso pubblico su Github

Lanciare un nuovo sistema operativo sarà una sfida per Google, che si sta godendo già oggi il successo dei propri Android e Chrome OS. Ai consumatori potrebbero anche bastare i popolari Windows, Android, MacOS e iOS, ma l’evoluzione non ha mai fine. L’evoluzione del mercato, oggi ben interpretata da Microsoft con Windows 10, sta virando verso l’integrazione dei dispositivi. Gli utenti vogliono poter gestire la propria identità e quotidianità digitale a prescindere che lo facciano da smartphone, tablet o da un Pc verso una integrazione e unificazione sempre più spinta. Per mettere un passo dentro il futuro, Google potrebbe quindi puntare molto su Fuchsia.

Aggiornamenti Articolo:
il 3 gennaio 2019 per aggiungere informazioni sulla compatibilità delle app Android eseguibili in Fuchsia; il 26 novembre 2018 per aggiungere informazioni sul testing di Fuchsia su Honor Play; il 22 maggio 2017 con l’aggiunta delle informazioni rivelate da Dave Burke riguardo il progetto Fuchsia.

Redazione

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