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Google migliora la Ricerca di Sintomi e Malattie

Immaginate questo: vi siete svegliati oggi con un mal di testa, che è proseguito per tutto il giorno, e non siete sicuri se essere preoccupati o meno, cosi’ entrate in Google e si inseriscono i sintomi per scoprire a quale eventuale malattia possono essere associati. Chi non ha mai cercato su Google dei sintomi in un momento in cui si è stati male? Queste ricerche solitamente vengono fatte dagli utenti per scoprire se i sintomi provati sono risolvibili con dei giorni di riposo, oppure abbastanza seri da preoccuparsi di andare dal medico e da un avvocato per fare un testamento. Google ha ora semplificato la ricerca dei sintomi e l’associazione di essi a malattie, perchè magari "dopo 20 minuti di lettura di forum sulla salute, è probabile che si è sopraffatti da tutti i termini medici complicati e informazioni poco chiare trovate", scrive Google in un post sul suo blog.

Google ha introdotto nuove schede Knowledge Graph per semplificare la ricerca di eventuali malattie, e rendere immediata una ricerca dei sintomi agli utenti. Le nuove schede offriranno sintomi correlati a seconda di ciò che si sta cercando, e una descrizione generale insieme alle informazioni sulle opzioni per l’auto-trattamento e anche suggeriscono quando potrebbe essere il caso di far visita ad un medico.

Ok, abbiamo sempre sentito dire che l’autodiagnosi tramite Google è cosa sbagliata da fare e che è sempre consigliato affidarsi ad un medico. Tuttavia, Google spiega che le nuove schede Knowledge Graph sono state tutte realizzate con l’aiuto di un team di medici ed esperti della Harvard Medical School e la Mayo Clinic, "valutando le relative condizioni per un campione rappresentativo di ricerche per contribuire a migliorare le liste che mostriamo" ha spiegato BigG.

Google ha reso noto che circa l’1 per cento delle ricerche su Google (quindi milioni) sono per cercare sintomi. Ma i risultati delle ricerche non sempre sono giusti per quello che stiamo cercando, e andare a leggere quello che scrivono altre persone sui forum non è salutare per la mente, prechè poi si finisce per sopravvalutare cio’ che si ha, o anche sottovalutare.

Google ha detto che il suo obiettivo è quello di aiutare gli utenti a "navigare ed esplorare le condizioni di salute legate ai loro sintomi, e rapidamente arrivare al punto in cui è possibile fare una più ricerca approfondita sul web o parlare con un professionista medico".

Google mette in chiaro che le nuove schede non sono un sostituto per un vero medico, quindi se state davvero male affidatevi al vostro medico di fiducia. Detto questo, Google scrive nel suo blog che "la ricerca dei sintomi (come tutte le informazioni mediche su Google) sono destinate solo a scopo informativo, e si dovrebbe sempre consultare un medico per un consiglio. Facciamo affidamento sui risultati di ricerca, e riflettiamo ciò che è sul web. A causa di questo, il feedback è particolarmente importante per noi; lo useremo per continuare a migliorare i risultati che mostriamo". Al fine di migliorare il servizio, gli utenti potranno notare che quando Google mostrerà le schede mediche chiederà automaticamente se i risultati sono stati utili.

Quindi, a partire dai prossimi giorni, quando si cercano su Google sintomi come "mal di testa su un lato" gli utenti vedranno un elenco di patologie correlate ("mal di testa", "emicrania", "cefalea a grappolo", "sinusite," e "raffreddore comune"), un po’ come le schede che si vedono quando si cercano i film. Per i sintomi individuali come "mal di testa", Google fornirà anche una descrizione generale insieme alle informazioni sulle opzioni di auto-trattamento e ciò che potrebbe giustificare una visita medica. In questo modo, "il nostro obiettivo è quello di aiutare a navigare ed esplorare le condizioni di salute legate ai vostri sintomi, e rapidamente arrivare al punto in cui si può fare una ricerca approfondita sul web o parlare con un professionista della salute."

Al momento del lancio delle nuove schede nella versione italiana di Google ancora non sono attive, questo perchè Google sta rendendo questo servizio disponibile nella versione mobile del sito in lingua inglese negli Stati Uniti. Nel corso del tempo Google prevede di trattare più sintomi, e anche estendere il servizio in altri paesi e in altre lingue, "Così la prossima volta che siete preoccupati per il vostro ‘bambino con dolore al ginocchio’ una ricerca su Google sarà un luogo utile da cui partire" scrive la società nel suo blog.

Simone Ziggiotto

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