Amit Singhal, vice presidente senior di Google Search, in occasione della conferenza Code/Mobile all’evento Re/code, tenutasi all’inizio di Ottobre ad Half Moon Bay in California, ha detto che su Google vengono effettuate oltre 100 miliardi di ricerche ogni mese in tutto il mondo. Inoltre, più della metà delle ricerche sono provenienti da dispositivi mobili, categoria in cui non rientrano i dispositivi con schermi più grandi di 6 pollici come i tablet. Di fatto, quindi, le ricerche su smartphone hanno superato per volume il numero di ricerche su desktop.
Con il riconoscimento vocale e funzioni come Google Now, la casella del motore di ricerca dove gli utenti digitano ciò su cui vogliono approfondire "è stata solo l’inizio". Il futuro è mobile, ha detto Amit Singhal a Re/Code, ma serve anche e progettare a nuovi modi attraverso cui gli utenti possano interagire per effettuare ricerche sui dispositivi mobili. Singhal ha ricordato che gli utenti hanno già la possibilità di cercare anche solo usando la propria voce, quindi basta parlare direttamente con il proprio telefono per recuperare informazioni.
"L’informatica può vivere in un dispositivo da 4 a 6 pollici, può vivere in un desktop, può vivere su un dispositivo rotondo di 1 pollice [smartwatch]" ha detto Singhal.
Singhal ha inoltre dichiarato che la società ha già indicizzato più di 100 miliardi di collegamenti all’interno delle applicazioni – l’indicizzazione dei contenuti delle app nei risultati di Google Search è una caratteristica disponibile su iOS e Android (tramite l’app Google) che permette di trovare i contenuti delle varie app direttamente dal motore di ricerca di Google. Quando gli utenti effettuano delle ricerche nel motore di ricerca Google possono vedere oltre ai risultati tradizionali anche degli annunci cliccabili che sono collegati direttamente all’app di riferimento intallata sul proprio device: cliccando su uno di questi collegamenti si aprirà l’app installata.
Per quanto riguarda l’esperienza di navigazione sul web degli utenti che va oltre la ricerca, la scorsa settimana l’azienda ha annunciato Accelerated Mobile Pages (AMP), lo strumento open source a cui Google sta lavorando con lo scopo di semplificare la struttura delle pagine web mobile con tanti contenuti come video, animazioni e grafica, a cui si aggiungono annunci pubblicitari multimediali che solitamente allungano il tempo di caricamento delle pagine. AMP sarà attivo dal 2016.
http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Google/40214_Google-annuncia-AMP-la-rivoluzione-del-web-mobile.php
Google nella sua ultima iterazione di Android Marshmallow ha fatto evolvere Google Now introducendo Google Now ‘On Tap‘, un’estensione che funziona all’interno di qualsiasi applicazione e permette di ottenere suggerimenti e informazioni basate sul contesto. Raccoglie costantemente informazioni accessorie sui messaggi di posta elettronica o le news che leggiamo, la musica che stiamo ascoltando, e anche sul percorso che si sta percorrendo in auto. Ad esempio, mentre leggiamo una e-mail ricevuta e contenente il nome di un ristorante, ‘Now on Tap’ è in grado di fornire ulteriori informazioni su questo. "Now on Tap" consente quindi di ottenere schede informative premendo un solo tasto.
http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Android/38776_Google-Now-on-Tap-come-funziona.php
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