Nel mese di agosto del 2015, Google stava pianificando di rilanciare il suo progetto Android One, come riportato dal Financial Times, secondo cui Rajan Anandan, amministratore delegato di Google in India e Sud-Est asiatico, ha detto che la società è rimasta "molto impegnata" su Android One – uno standard di specifiche che aiutano i produttori a fare dispositivi che costano poco pur creando smartphone di buona qualità. L’idea sarebbe quella di immettere sul mercato smartphone a prezzo ridotto nei mercati in via di sviluppo, magari al prezzo di soli 50 dollari o anche meno nel corso degli anni a venire al fine di spingere gli investimenti nel mercato Internet in India.
I telefoni che rientrano nella lineup Android One eseguono Android ‘puro’, una versione non modificata del software Android. Questo è un vantaggio per ogni aggiornamento software che Google rilascerà, perchè non ci sarà da attendere il passaggio intermedio di modifica del software da parte del produttore. I cellulari Android One da oggi in vendita in India sono già basati sulla più recente versione di Android. Il primo smartphone ad essere parte del progetto Android One è stato realizzato da Micromax, e venduto nei mercati in via di sviluppo per meno di 100 dollari. Questa soglia di prezzo ora Google vuole dimezzarla.
Dal lancio di Android One nel 2014 i problemi non sono mancati. Gli standard mobili tanto pubblicizzati non hanno infatti soddisfatto le aspettative, il sig Anandan ha ammesso al FT, citando questioni relative alla catena di approvvigionamento che hanno portato alla carenza di cellulari, che sono in gran parte importati dalla Cina. "Come per qualsiasi società quando tenta di lanciare una nuova iniziativa, abbiamo avuto qualche piccolo inconveniente", ha detto.
Attraverso il progetto Android One Google cerca di ampliare il suo dominio nel mercato della telefonia arrivando anche nei mercati in via di sviluppo, dove i consumatori cercano un telefono intelligente ma che non costi tanto.
Il piano, secondo il direttore generale Rajan Anandan, è arrivare prima di altri. Il piano sarebbe quello di vendere i prossimi dispositivi Android One in India a metà del prezzo di quanto sono costati ad oggi, e si cercherà di massimizzare i servizi offerti a livello locale attraverso questi devices. "Noi siamo qui [in India] proprio perché tra 10 anni un miliardo di indiani saranno on-line e quando avremo un miliardo di indiani online pensiamo che questo farà una grande differenza per l’economia globale internet", ha detto Anandan.
Google ha un buon progetto, e un obiettivo comprensibile a lungo termine. Mancano partnership solide che portino sul mercato nuovi telefoni. Bisogna vedere se Google riuscirà a rendere felici tutti, anche i produttori di telefoni e non solo gli utenti: i produttori di telefoni indiani e cinesi già lavorano con margini di profitto estremamente sottili in un mercato estremamente competitivo. Perchè quindi dovrebbero investire su Android One?
Google ha lanciato il programma One Android nel 2014 con l’obiettivo di portare il concetto di smartphone, ovvero di ‘telefono intelligente’ alle masse a prezzi accessibili. Ora, due anni dopo, la società ha confessato che l’iniziativa non ha avuto il successo che sperava.
Tuttavia, ciò non significa che Google abbandonerà il progetto Android One. Secondo Mike Hayes – Director, Business Development, Android & Chrome Partnerships – l’iniziativa ancora riceve l’interesse da diversi produttori in tutto il mondo.
Hayes ha inoltre detto che la società ha una visione più ampia della sua attività hardware, con Android One che sta diventando una parte di essa.
Colpa dei produttori. Sui dispositivi Android One esistenti, Hayes ha detto che "ancora continuiamo a lavorare con un certo numero di OEM [produttori di apparecchiature originali] che hanno collaborato con noi sul progetto. Tuttavia, la velocità alla quale i dispositivi stanno arrivando sul mercato è completamente dipendente dagli OEM".
Hayes ha inoltre detto che possiamo aspettarci l’arrivo di ulteriori dispositivi con Android One sul mercato in futuro, anche se non ha specificato quanto tempo ci sarà da aspettare.
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