YouTube ha presentato una nuova sezione di video curata da persone verificate chiamata Newswire. Qui, i giornalisti o scrittori di news possono avere un accesso diretto alle video news. Il canale raccoglierà, infatti, i video da utenti che si trovano a essere testimoni di eventi nel mondo, un po’ come il servizio offerto da YouReporter.
Al momento del lancio, YouTube Newswire propone i video sulla fucilazione di massa a Charleston, nel South Carolina, sulle tempeste in Oklahoma e sulla guerra in Siria.
Il canale Youtube Newswire è curato da Storyful, una startup che si occupa di verificare le notizie con sede a Dublino in Irlanda, che è stata acquisita da News Corp. nel 2013. YouTube collabora con Storyful dal 2011, e la società è inoltre in partnership con il social network Facebook per la verifica delle notizie raccolte in Facebook Newswire.
Oltre al lancio di YouTube Newswire, il servizio di video di proprietà di Google ha anche iniziato a lavorare con la First Draft Coalition, un nuovo gruppo di esperti di verifica di notizie che cercano di sviluppare linee guida e strumenti per la verifica di video, foto e tweet da testimoni oculari di fatti di cronaca.
Capita spesso che i telegiornali facciano affidamento alle immagini che vengono condivise su YouReporter o altri servizi simili quando viene a verificarsi un evento improvviso nel mondo, poichè chi meglio di chi lo vive in prima persona può diventare testimone di ciò che accade? Quando si verifica un terremoto, o una pioggia forte da fare alzare i fiumi, spesso i giornalisti delle testate giornalistiche televisive non possono già essere sul posto, e quindi i tg sfruttano le immagini che vengono condivise sul web per raccontare al pubblico quello che sta accadendo in un dato luogo. Youtube Newswire diventa ora una nuova fonte di queste immagini.
"Oggi sono oltre 5 milioni le ore di video della categoria news guardate ogni giorno su YouTube e il ruolo dei testimoni oculari dei fatti non è mai stato più importante nella raccolta di informazioni", ha spiegato Olivia Ma, del Google’s News Lab, in un post sul blog di Youtube.