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Google: Controlli sulle app prima di inserirle nel Play Store

Anche se Google ha rafforzato le politiche per l’inserimento delle app nel suo Play Store nel corso degli anni, l’azienda pensa di poter fare di più per proteggere gli utenti da potenziali minacce. Un modo per farlo è quello di limitare la quantità di malware e applicazioni dannose nel suo store, quindi ha deciso di iniziare la revisione delle applicazioni prima che diventino disponibili per il download.

La nuova politica, che è simile all’approccio di Apple per il caricamento delle app nel suo App Store, è in vigore da un paio di mesi e viene utilizzato un mix di algoritmi combinato con l’intervento umano per eliminare le applicazioni che sono potenzialmente un rischio per chi le installa.

Ma non è tutto quello che Google sta facendo. Il colosso di Mountain View ha anche lanciato un nuovo sistema di rating per le applicazioni Android per identificare quali applicazioni e giochi sono adatti per certe fasce di età. Per fare questo, Google sta collaborando con una serie di organismi indipendenti, tra cui ESRB, PEGI, USK, ClassInd e l’Australian Classification Board, gli stessi gruppi che classificano videogiochi come GTA V prima che diventino commercializzabili.

L’idea dietro al nuovo sistema di rating è quella di aiutare gli sviluppatori a meglio targetizzare i loro titoli offerti agli utenti, oltre ad educare i genitori circa le applicazioni e i giochi che vengono invitati a scaricare dai loro figli. I vari livelli di rating copriranno i soliti argomenti: contenuti di natura sessuale, contenuti violenti, droga, alcol e gioco d’azzardo. Non in tutti i paesi il rating sarà disponibile; Google ha detto che se gli utenti non sono in uno dei paesi supportati, verrà mostrata comunque una "valutazione generica in base all’età", ​​che viene assegnata dopo che gli sviluppatori completano un questionario di classificazione dei loro contenuti. Se gli sviluppatori non rispondono al questionario, i loro contenuti potrebbero venire bloccati in alcune regioni.

Google ha fatto passi da gigante per quanto concerne le restrizioni dei contenuti nel suo store da quando inizialmente gli sviluppatori potevano presentare quello che volevano. Il Play Store è ora un negozio di contenuti digitali che vale 7 miliardi di dollari o oltre.

Simone Ziggiotto

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