Il gigante di Internet Google ha detto Mercoledì che il suo portale di video-sharing YouTube è talmente pieno di video che non è praticamente possibile può filtrare tutti i contenuti legati al terrorismo, complicando la lotta per fermare la pubblicazione di video a tema terroristico. E’ quanto ha dichiarato il gestore della Privacy Policy di Google Verity Harding, secondo cui circa 300 ore di materiale video viene caricato su YouTube ogni minuto, rendendo praticamente impossibile per l’azienda filtrare tutte le immagini.
Harding ha parlato in una conferenza organizzata dall’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa per trovare un piano d’azione contro il terrorismo. Da quanto letto su cbsnews.com, Harding ha spiegato che "analizzare i video prima che vengano caricati sarebbe come filtrare una telefonata prima che sia fatta".
Il capo dell’antiterrorismo dell’Unione europea crede che sia giunto il momento di aiutare le aziende a contenere il rischio per la sicurezza inviando presso giganti di internet come Youtube o Google degli esperti di controllo di contenuti che, in una qualsiasi forma, sono collegati al terrorismo. "Dobbiamo aiutarli, e fare riferimento a loro, e segnalare i contenuti", ha detto Gilles De Kerchove. "Ogni Stato membro deve avere persone addestrate a farlo."
Su YouTube, gli utenti possono selezionare i video che ritengono non consoni, i quali poi vengono esaminati da un membro del personale e poi eliminati, se ritenuto opportuno dallo staff. Quando un’unità di Scotland Yard ha recentemente elencato a Google del materiale ritenuto non conforme con le linee guida della società, De Kerchove ha detto, e il 93 per cento di quel contenuto è stato rimosso.
Rilevare materiale violento, estremo o razzista è un compito difficile. Ma se gruppi di persone ben organizzate sanno cosa cercare e dove cercare allora la lotta contro il terrorismo può "funzionare meglio". Harding ha proseguito nel dire che "ci sono gruppi di comunità e altri che fanno questo su una scala più ampia e sono incredibilmente utili per noi", ha detto Harding.
Nonostante la grave minaccia rappresentata dai video estremi e violenti, né le grandi società di Internet, né l’Unione Europea sembrano disposti a trovare una serie di norme che rendano più facile l’eliminazione di contenuti a rischio. "Siamo in grado di contemplare una adeguata legislazione, ma ho il sospetto che sarebbe un’impresa monumentale", ha detto De Kerchove.
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