Il 14 maggio, presso lo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, si è tenuta la Google I/O, la classica conferenza annuale dove Big G svela le sue principali novità. Continua a leggere per scoprire quali sono le innovazioni basate sull’intelligenza artificiale.
Gli appassionati di prodotti Google attendevano con ansia la conferenza annuale Google I/O, che si è tenuta come sempre presso lo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, in California. Nel corso dell’evento di martedì 14 maggio Big G ha svelato una serie di novità molto interessanti che hanno ovviamente stuzzicato molto i fan. In particolare il colosso del CEO Sundar Pichai ha mostrato alcune innovazioni davvero accattivanti che riguardano l’impiego sempre più marcato dell’intelligenza artificiale.
Google ha quindi sfruttato la vetrina dell’evento di Mountain View per parlare dell’integrazione sempre più evidente tra l’IA e Android, ma anche per mostrare al mondo i nuovi modelli di Gemini, lo strumento basato proprio sull’intelligenza artificiale che consente di lavorare non solo a livello di testo, ma anche di immagini e video.
Soffermandoci proprio sulle novità che riguardano Gemini è doveroso parlare di Gemini 1.5 Flash e Gemini 1.5 Pro, ovvero le due principali innovazioni basate sull’intelligenza artificiale che Google ha voluto svelare durante la conferenza annuale. Quali sono le caratteristiche principali di questi due progetti?
In primis Gemini 1.5 Flash e 1.5 Pro sono pensati per garantire un’ottimizzazione dei flussi di lavoro. Ma non è tutto, perché grazie a questi nuovi modelli è possibile introdurre degli importanti miglioramenti per le app basate sull’IA. I riflettori sono puntati soprattutto su Gemini 1.5 Pro, che può essere utilizzato per gestire e analizzare una grande quantità di dati in tempo reale.
Un altro momento significativo della Google I/O che si è tenuta nel quartier generale di Mountain View è stato senz’altro quello che ha riguardato l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei dispositivi mobili. I fan hanno apprezzato molto l’annuncio dello sbarco dei modelli PyTorch sui dispositivi mobili, reso possibile da uno strumento come TensorFlow Lite.
Grazie a questa svolta potremo vedere nel prossimo futuro applicazioni sempre più smart. E non è tutto, perché i tanti benefici portati dall’intelligenza artificiale vanno a riguardare anche Android. L’integrazione di Gemini in Android Studio consente infatti di creare applicazioni mobili che garantiscono prestazioni molto elevate, in modo tale da sfruttare a pieno le potenzialità dei nuovi modelli.
Infine, nel corso dell’evento tenutosi allo Shoreline Amphitheatre è stata svelata un’altra ‘chicca’ che interessa soprattutto gli appassionati di gaming. Big G ha infatti deciso di rilasciare il codice del Project Gameface agli sviluppatori Android. Ciò significa che gli utenti potranno sfruttare i movimenti del capo o le espressioni del viso per controllare il gioco. Una svolta epocale per il gaming, che diventa quindi più accessibile anche alle persone con disabilità.
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