Google ha rimosso dal suo motore di ricerca una delle funzionalità più antiche: la possibilità di visualizzare versioni precedenti delle pagine indicizzate grazie alla cache. Secondo Google è stato superato il motivo per cui lo strumento era nato. Tuttavia, webmaster e altre figure erano abituati ad utilizzarlo per altri scopi.
Google Ricerca si è recentemente aggiornato per rimuovere una delle funzionalità più antiche messa a disposizione dal popolare motore di ricerca ai suoi utenti: il collegamento alla pagina in cache. Uno strumento di cui la stragrande maggioranza degli utenti che utilizzano Google potrebbe non aver mai sentito parlare. Si tratta del pulsante ‘cache‘ accessibile dal menu accessibile premendo l’icona dei tre puntini al fianco di ogni risultato nelle ricerche su Google.
Bastava premere questo pulsante per accedere alla versione della pagina di riferimento memorizzata nella cache di Google come vista dal motore di ricerca l’ultima volta che il suo ‘crawler‘ (o ‘spider‘) la ha inserita nell’indice di ricerca.
Google rimuove dal motore di ricerca l’accesso alle pagine web in cache
Da qualche settimana avevamo notato che, effettivamente, il pulsante ‘cache’ era sparito dai risultati delle ricerche su Google. Pensavamo ad un aggiornamento dell’interfaccia utente del motore di ricerca. E invece no. Come riportato da The Verge, l’account verificato Google SearchLiaison (@searchliaison) su X ha riferito che si tratta di una funzionalità che Google ha deciso di rimuovere perché considerata obsoleta al giorno d’oggi:
“Ehi, ci stiamo aggiornando. Sì, è stato rimosso. Lo so, è triste. Anch’io sono triste. È una delle nostre funzionalità più antiche. Ma era pensata per aiutare le persone ad accedere alle pagine quando, molto tempo fa, spesso non si poteva dipendere dal caricamento di una pagina. In questi giorni le cose sono notevolmente migliorate. Si è quindi deciso di ritirarla.”
Da quanto appreso, la funzionalità era nata per consentire agli utenti di aprire rapidamente una pagina web caricando una ‘fotografia’ della stessa dai server di Google nel momento in cui il server del fornitore non rispondeva o impiegava molto tempo a caricarsi. Secondo Google oggi questo non è più necessario. Tuttavia, oggi webmaster e altre figure che lavorano sul e con il web erano abituate a visualizzare la cache di pagine web per vedere eventuali modifiche apportate nella versione online rispetto ad una versione precedente. Ora, i proprietari di siti web hanno la possibilità di accedere alla versione indicizzata in Google dei siti web personali tramite Search Console.
A conferma di ciò, Google ha anche rimosso nel suo supporto online la pagina ‘Visualizzare le pagine web memorizzate nella cache nei risultati delle ricerche‘.
Google lancia l’idea: collaborare con l’Internet Archive per proporre agli utenti versioni precedenti delle pagine web
Google non esclude, tuttavia, di andare ad aggiungere collegamenti alla cache provenienti dall’archivio dall’Internet Archive, una biblioteca digitale senza scopo di lucro che offre milioni di libri, film e file audio gratuiti, oltre a miliardi di pagine web salvate. Ancora nulla è deciso, è solo una idea per offrire agli utenti del web la possibilità di vedere come una specifica pagina web è cambiata nel corso del tempo.
“Personalmente, spero che forse aggiungeremo collegamenti a @internetarchive da dove avevamo prima il collegamento alla cache, all’interno di Informazioni su questo risultato. È una risorsa davvero straordinaria. Per l’obiettivo di alfabetizzazione informativa di ‘About The Result’, penso che sarebbe anche una buona soluzione — consentire alle persone di vedere facilmente come una pagina è cambiata nel tempo. Non posso promettertelo. Dobbiamo parlare con loro, vedere come poter integrare il tutto — coinvolgere persone ben oltre me. Ma penso che sarebbe bello ovunque.”