Scopriamo insieme in cosa consiste Google Lumiere, il nuovo progetto sperimentale di ricerca lanciato dal colosso di Mountain View.
Google ha annunciato il lancio di Lumiere, tecnologia basata sull’intelligenza artificiale in grado di generare video realistici a partire da testi. Tale strumento non si limita, dunque, solamente alla conversione di testo in video, bensì agisce anche per quel che concerne la trasformazione di immagini in sequenze video animate, consentendo agli utenti, di conseguenza, di dar vita ai propri frame statici.
Scopriamo, dunque, insieme in cosa consiste e quali sono le sue funzioni principali.
In arrivo la particolare novità da parte di Google: gigante tecnologico di Mountain View, infatti, lancia un nuovo strumento basato sulla tecnologia dell’intelligenza artificiale.
Il nome Lumiere funge da tributo ai pionieri del cinema, i fratelli Lumière: la tecnologia, inoltre, è stata sviluppata in collaborazione con il Weizmann Institute of Science e l’Università di Tel Aviv.
Lumiere fa leva su diverse applicazioni, mediante le quali permette di animare oggetti inanimati, come un peluche e di trasformare opere d’arte famose, come la Notte stellata di Van Gogh, in video time-lapse.
Questo strumento di Google può produrre video di cinque secondi con una risoluzione di 1024×1024 pixel. Anche se alcuni risultati possano mostrare la loro natura sintetica, molti video – ad ogni modo – risultano sorprendentemente realistici, come si può vedere dal video di presentazione realizzato, a tal proposito, da Google.
Lumiere si basa su un modello avanzato, denominato Space-Time-U-Net (STUNet), che consente la creazione di video in un unico passaggio, riuscendo, nei fatti, a superare i limiti dei metodi tradizionali che, spesso, generano incoerenze.
Lumiere trasforma testi e immagini in video, ma non solo: il programma, infatti, mette a disposizione degli utenti anche funzioni aggiuntive come l’inpainting, per modificare o inserire elementi specifici in una scena, nonché la cinemagraph, che aggiunge movimento in aree selezionate.
A ciò, inoltre, si affianca anche la possibilità di applicare stili artistici personalizzati ai video generati.
Nonostante le potenzialità creative, sono già insorte diverse preoccupazioni riguardo ai rischi associati all’uso improprio delle tecnologie generative per la creazione di contenuti falsi.
Il team di Google ha sottolineato l’importanza di sviluppare strumenti per rilevare e prevenire l’uso scorretto di queste tecnologie, al fine di garantirne un impiego sicuro e responsabile.
La diffusione di disinformazione e contenuti deepfake rappresenta – d’altronde – un ostacolo sempre più importante e, per tale ragione, richiede un’attenzione costante al fine di prevenire eventuali conseguenze etiche e sociali legate all’uso delle intelligenze artificiali generative.
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