Nel corso degli ultimi giorni sono circolate diverse indiscrezioni riguardanti un utilizzo non proprio legale su YouTube da parte di Google. Prontamente, però, è arrivata la smentita di BigG. Che cosa è accaduto? Scopriamo su cosa Google ha dovuto fare chiarezza con un apposito comunicato.
Da quasi 20 anni il famoso sito di condivisione e di visualizzazione dei vari contenuti multimediali – YouTube – è di proprietà di Google. Si tratta di una delle piattaforme web maggiormente visitate al giorno da centinaia di milioni di utenti sparsi in ogni angolo del pianeta.
Su questo sito ogni utente può vedere video di qualsiasi tipo e durata. Essi possono essere classificati per genere, per interesse del singolo utente, per la sua età e secondo tanti altri parametri.
YouTube è una piattaforma gratuita, ma esiste anche la versione “Premium“. Essa consente di guardare qualsiasi video senza le “fastidiose“ interruzioni pubblicitarie che, solitamente, appaiono all’inizio del video e nel corso di esso. Inoltre, con questo abbonamento non si visualizzeranno nemmeno annunci banner di terze parti.
Si tratta, dunque, di una modalità molto più “pulita” – per usare un termine indicativo – per vedere i video su YouTube. Essa può essere attivate al costo individuale di 11,99 euro al mese.
Nelle prossime righe, però, vogliamo informare i nostri lettori su un importante chiarimento fatto da Google, dopo alcune critiche mosse sull’uso di YouTube da parte di molti utenti in ogni parte del mondo. Ecco che cosa è accaduto di preciso e qual è stata la precisazione di BigG.
Secondo alcuni utenti Google avrebbe scelto di rallentare la velocità d’esecuzione dei vari video su YouTube, in modo tale da invitare tutti alla sottoscrizione del piano di abbonamento “Premium”. Secondo queste indiscrezioni, infatti, il colosso di Mountain View avrebbe rallentato volutamente YouTube per chi utilizza gli adblock.
Queste critiche sono venute a galla a causa di alcune versioni degli adblock che sarebbero la causa di questi rallentamenti. In particolare, sarebbero gli aggiornamenti di Adblock e di Adblock Plus (5.17) a causare problemi nelle prestazione della nota piattaforma web.
Che cosa ha, però, ribadito Google con fermezza? Scopriamo la presa di posizione del colosso di Mountain View, per spegnere sul nascere questa polemica. Ecco tutti i dettagli.
Google ha scelto di farsi sentire e di negare qualsiasi “colpa” nel rallentamento dell’esecuzione di YouTube per alcuni utenti.
BigG, attraverso alcuni portavoce, ha rilasciato una precisa dichiarazione ad AndroidCentral. Questo il comunicato esatto: “Le segnalazioni recenti secondo cui gli utenti hanno riscontrato ritardi nel caricamento su YouTube non sono correlate alla nostra politica di rilevamento degli adblock. Il nostro centro assistenza offre suggerimenti per la risoluzione dei problemi riscontrati dagli utenti“.
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