Gemini è il nuovo modello di Intelligenza Artificiale di Google. Debutta nella versione 1.0 in tre dimensioni: Ultra, Pro e Nano. Arriverà nei prodotti e servizi Google, anche negli smartphone Pixel.
Google ha presentato Gemini, il suo nuovo e potente modello di intelligenza artificiale. Progettato da zero per essere multimodale, Gemini ha la capacità di lavorare con testi, immagini, video, audio e codice. E’ il frutto di un lungo lavoro e di tanti investimenti nell’IA, nonchè “la realizzazione della visione che avevamo quando abbiamo costituito Google DeepMind all’inizio di quest’anno” come ha detto il CEO di Google e Alphabet, Sundar Pichai. Gemini debutta nella versione 1.0 in tre diverse dimensioni: Ultra, Pro e Nano. Questo nuovo modello di IA andrà ad integrarsi con i prodotti e servizi Google, anche con gli smartphone della linea Pixel.
“Gemini è anche il nostro modello più flessibile finora, in grado di funzionare in modo efficiente su qualsiasi cosa, dai data center ai dispositivi mobili” ha spiegato Demis Hassabis, CEO e cofondatore di Google DeepMind, a nome del team Gemini. Secondo Hassabis, le funzionalità “all’avanguardia” di Gemini andranno a migliorare “in modo significativo” il modo in cui “gli sviluppatori e i clienti aziendali costruiscono e scalano con l’intelligenza artificiale“.
Secondo l’azienda di Mountain View, Gemini rappresenta un significativo passo avanti nelle capacità dell’intelligenza artificiale di aiutare a migliorare la vita quotidiana delle persone. Gemini si divide in tre dimensioni. “Ultra” è la dimensione di Gemini più potente capace, destinata a svolgere compiti molto complessi per esempio nei data center. “Pro” è la dimensione di Gemini capace di adattarsi a un’ampia gamma di attività. Infine, “Nano” è la dimensione di Gemini più efficiente, destinata ad alimentare attività più semplici ‘sul dispositivo’, ossia che non richiedono condivisione di dati su server esterni.
Stando a quanto riferito dall’azienda di Mountain View, Gemini è un modello di IA capace, nella dimensione ‘Ultra’, di ottenere il 90,0% di punteggio in MMLU (Massive Multitask Language Understanding), un metodo per testare la conoscenza e le capacità di problem solving dei modelli di IA attraverso la rappresentazione di domande in 57 materie (incluse STEM, discipline umanistiche, matematica, fisica, storia, diritto, medicina, etica e altro ancora). Per confronto, il modello di IA GPT-4 di OpenIA in MMLU è arrivato ad ottenere il punteggio di 86.4%. Sul sito dedicato a Gemini, Google elenca altri risultati di test condotti per confrontare il suo nuovo modello di IA con GPT-4. Per esempio, Gemini risulta migliore di GPT-4 nella comprensione del testo (82.4% vs 80.9%), nei problemi aritmetici di base, come quelli della scuola elementare (94,4% vs 92%) e nella generazione di codice Python (74,4% vs 67%). Al contrario, Google ammette che GPT-4 supera Gemini nel test di ragionamento basato sul buon senso per le attività quotidiane (95,3% vs 87.8%). Questi dati solo quando si tratta di elaborare del testo. Per i risultati di altri test (anche per video, immagini e audio) vi rimandiamo al sito ufficiale deepmind.google/technologies/gemini/.
Per quanto concerne i dubbi e le polemiche che ruotano attorno all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, Google spiega nel suo blog:
“Noi di Google ci impegniamo a promuovere un’intelligenza artificiale audace e responsabile in tutto ciò che facciamo. Basandoci sui principi AI di Google e sulle solide norme di sicurezza dei nostri prodotti, stiamo aggiungendo nuove protezioni per tenere conto delle capacità multimodali di Gemini. In ogni fase dello sviluppo, consideriamo i potenziali rischi e lavoriamo per testarli e mitigarli.”.
Dal 6 dicembre 2023, Gemini Pro inizierà ad essere utilizzato in Bard, il chatbot di Google, per migliorare ragionamenti, pianificazione, comprensione e altro ancora. Inizialmente sarà disponibile solo in inglese in oltre 170 paesi e territori. Gemini Nano arriverà sullo smartphone Pixel 8 Pro di Google per alimentare nuove funzionalità nell’app Registratore (come Riepiloga). Inoltre, Gemini Nnao sarà implementato anche nella funzionalità ‘Smart Reply‘ della tastiera Gboard, con il supporto iniziale in WhatsApp e più avanti in altre app di messaggistica. Nel corso dei prossimi mesi, Gemini sarà disponibile in altri prodotti e servizi di Google, incluso il browser Chrome. Gemini è già in fase di sperimentazione in Google Ricerca per migliorare in particolare l’esperienza di Ricerca generativa (SGE).
Gemini al momento è stato presentato nella sua versione 1.0, Google nel tempo andrà ad ottimizzarlo per migliorarlo e svilupparne altre versioni, sicuramente più potenti e capaci.
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