Abbiamo intervistato Hendrik Klindworth, CEO di InnoGames, che ci ha raccontato di come sia stato possibile partire da un hobby e arrivare a gestire una società da 130 milioni di fatturato.
InnoGames nasce nel 2007, a seguito di un inaspettato successo dovuto ad un gioco realizzato quasi per hobby ovvero Tribal Wars, un browser game realizzato per sfidare i propri amici ma poi capace di attrarre migliaia di giocatori da tutto il mondo.
Tribal Wars, lanciato nel 2003, fu in grado di raccogliere nei primi 2 anni di vita ben 40 mila giocatori. Un numero piuttosto elevato per quel periodo che permise ai suoi founder di trasformare la passione dei giochi in una società in grado di macinare fatturati incredibili.
Nel 2007 nasce ufficialmente InnoGames, una startup diremmo oggi, orientata allo sviluppo di giochi su piattaforme Browser e Mobile.
Dal primo piccolo ufficio a Strade, un piccolo borgo nei pressi di Amburgo, all’attuale sede ad Amburgo che ospita 400 dipendenti di 30 nazionalità diverse oltre alla filiale di Dusseldorf.
Da li a poco, la società tedesca è stata in grado di lanciare giochi di successo come The West, il primo gioco dell’era InnoGames, Grepolis nel 2009 e Forge of Empires nel 2012 (clicca qui per scaricare l’app per Android), il primo gioco mobile nativo.
1. Ho letto che avete intenzione di assumere almeno 50 nuove figure per il 2017. Che tipo di competenze e che tipo di persone cercate?
Non importa a quale reparto il richiedente è interessato, vogliamo vedere che lui/ lei è appassionato a quello che fa e ha il desiderio di migliorare costantemente.
La passione per questo mondo viene al primo posto.
Relativamente alle competenze tecniche, stiamo cercando sviluppatori C ++ e C # con molta esperienza in Unity 3D.
Siamo anche molto interessati a profili in grado di analizzare e gestire i dati.
2. Sviluppare un mini gioco in Unity 3D potrebbe essere un bel CV per cercare lavoro o rischia di essere una strada sbagliata ?
Sarebbe sicuramente un ottimo modo per ottenere attenzione. Sarebbe una dimostrazione inequivocabile della passione e impegno della persona nel volersi misurare su questo settore.
3. Molte società presentano un catalogo enorme, anche con 4-500 giochi puntando sul numero mentre InnoGames si concentra su appena 6 giochi. E’ questo uno dei motivi del vostro successo?
La strategia InnoGames ‘è sempre stata a favore della qualità piuttosto che della quantità. Concentriamo focus, attenzion, risorse ed energie su pochi giochi in modo da garantire le migliori esperienze di gioco ai nostri utenti. (E i dati di download, giocatori e fatturato lo dimostrano ndr).
4. Augmented Reality, Smartwatch, Smart Tv e non solo. Come vedete l’industria dei giochi da qui ai prossimi anni?
I videogiochi sono sempre stati in prima linea in tema di innovazione soprattutto con i media più recenti.
I Giochi dominano la spesa dei consumatori in ambito app su piattaforme iOS e Android. Il volume di audience su Youtube generato dal settore dei giochi è secondo solamente a quello generato dalla musica .
Lo sviluppo degli strumenti di streaming video, combinati con il desiderio intrinseco delle persone di creare e condividere contenuti, ha portato a una rivoluzione dei consumi con i giochi in prima linea .
E’ una rivoluzione su tutta la linea che riguarda non solo le società che sviluppano giochi, ma anche a chi si occupa di Mobile , intrattenimento e tecnologie.
5. Con l’arrivo di nuovi investitori, avete acquisizioni nel mirino da qui al 2018?
Monitoriamo costantemente il mercato per trovare opportunità promettenti, ma in questo momento non è una priorità per noi. (anche se da qui a poco è stata annunciata l’acquisizione di Warlords, gioco strategico realizzato da Wooga )
6. Oggi si parla sempre più di dati, big data e data science: Com è cambiata l’analisi delle metriche di gioco cosi come l’acquisizione dei nuovi giocatori rispetto al passato?
Come l’evoluzione della tecnologia, miglioriamo la capacità di tenere traccia delle azioni eseeguite e gestite nei nostri giochi potendo cosi intravvedere dove poter applicare miglioramenti o dove e come introdurre novità.
Questo ci permette di ottimizzare costantemente il nostro processo di ideazione e sviluppo dei contenuti cosi come lo sviluppo delle nuove funzionalità.
Alcuni grandi cambiamenti nella analisi di gioco ruotano attorno al fatto di poter oggi automatizzare sempre più l’ottimizzazione basata sui dati. Analisi e flussi che in passato era impossibile o quasi analizzare manualmente.
7. InnoGames compie 10 anni: Qual è stato il momento più difficile e quale invece il più bello?
Ci sono stati un sacco di momenti brillanti negli ultimi dieci anni – fin dall’inizio quando ottenemmo un grande successo come Tribal Wars che ci ha portato alla creazione di InnoGames cosi come il lancio di ogni nuovo titolo e il trasferimento nella nuova grande sede di Amburgo .
I momenti più difficili, secondo me, quando siamo stati costretti a prendere la decisione di staccare la spina su alcuni progetti in fase di sviluppo (progetti in fase piuttosto avanzata) perchè non erano semplicemente non all’altezza di rappresentare InnoGames.
E ‘ sempre difficile lasciare andare qualcosa quando ci abbiamo messo così tanto lavoro e passione ma essere onesti con noi stessi è ciò che ha reso InnoGames una società di successo (e molto apprezzata ndr).
Team InnoGames
Founders di InnoGames
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