Pong, il videogame Atari compie 40 anni

PONG, il simulatore di ping-pong dalla grafica semplificata in bianco e nero, compie 40 anni. Era il 3 agosto del 1975 quando la compagnia americana Atari lanciava la console di Pong, il capostipite di tutti i videogame commerciali.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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PONG è stato uno dei primi videogiochi commercializzati, e oggi 3 Agosto 2015 quel simulatore di ping-pong (da cui il nome Pong) dalla grafica estremamente semplificata in bianco e nero compie 40 anni. Era il 3 agosto del 1975 quando la compagnia americana Atari lanciava la console di Pong, il capostipite di tutti i videogame commerciali.

Il gioco è estremamente semplice ma spesso è nella semplicità che si nasconde il divertimento più bello: nello schermo compaiono una pallina (al debutto quadrata), due barrette luminescenti poste alle estremità dello schermo diviso da una barra verticale fissa. Al giocatore il compito di controllare una (in tal caso si gioca contro il computer) o tutte e due le barre laterali, che si spostano in alto e in basso. Lo scopo è cercare di far ‘rimbalzare’ la palline da una barra all’altra.

Le prime immagini di un videogioco di ping-pong sono antecedenti al 1975, risalgono al 1966, anno nel quale un giovane ingegnere della Sanders Associates ha iniziato a lavorare su "un progetto per un utilizzo alternativo degli apparecchi televisivi". Il progetto si concluse solo nel 1971, anno in cui la Magnavox ha commercializzato la Magnavox Odyssey, ossia la prima vera console per videogiochi al mondo uscita sul mercato. Fu presentata la prima volta il 24 maggio 1972 e fu messa in vendita l’agosto dello stesso anno, precedendo Pong, prodotto da Atari, di tre anni.

Odyssey è da considerarsi l’antenato di "PONG" ma in realtà fu la console di Atari il primo successo commerciale che ha inaugurato l’ingresso dei giochi elettronici nel tempo libero di milioni di ragazzi in tutto il mondo. Se in due anni negli Stati Uniti furono acquistate 350mila Odyssey, solo nel dicembre del ’75 la Pong di Atari riuscì a vendere 150mila unità.

Nel 1975 non c’erano gli schermi 4k UHD e non c’era la Apple con i suoi schermi Retina, e la tecnica di generazione dell’immagine sul televisore non era ancora basata sul concetto di matrice di pixel, ma si procedeva per manipolazione della linea di scansione del cinescopio con componenti elettronici di tipo analogico. I contatti tra la palla e racchetta e tra palla e bordi del campo venivano realizzati con componenti logici (simulare la "logica matematica" mediante opportuni controlli su segnali elettrici) tipici dell’elettronica digitale. Inoltre, questo genere di giochi era in bianco e nero.

Ci stupiamo che in un giorno come questo Google non abbia deciso di dedicare un doodle al gioco, magari creando un minigame animato per giocare a Pong sulla homepage di Google.

Ad ogni modo, avete mai giocato a Pong? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.

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