35 anni fa, il 22 maggio 1980, la società nipponica Namco presentava al mondo Pac-Man, uno dei giochi più famosi al mondo che ha conquistato i cuori di milioni di persone.
Il gioco è sicuramente anche uno dei più imitati. Lo abbiamo visto riproposto diverse volte anche da Google in un celebre Doodle cosi come su Google Maps.
Il nome originale era Pakkuman, ovvero mangia palline, poi cambiato in Pacman per paura che il suo nome fosse storpiato negli Usa con un termine a sfondo sessuale.
E’ stato realizzato da Tohru Iwatani della Namco per poi arrivare in tutte le sale giochi grazie alla distribuzione garantita dalla Midway Games che piazzò, nella storia del gioco, ben 300.000 macchinette.
Schermata di Pac Man
Il principio di gioco è molto semplice: bisogna muovere Pacman, sfera di colore giallo, attraverso diversi scenari in stile labirinto a difficoltà crescente. Il gioco presenta di fatto 256 livelli anche se teoricamente sarebbero infiniti in quanto gli ultimi si ripetono.
All’interno dei vari elementi sono presenti delle palline. Per completare il livello, è necessario mangiarle tutte evitando di essere presi dai fantasmi che si muovono nel gioco.
Esistono poi 4 palline speciali per ogni livello che trasformano i fantasmi in elementi mangiabili. Una volta mangiati, la loro anima digitale torna al centro del gioco e dopo qualche secondo spuntano nuovamente sotto forma di fantasmi colorati.
Il punteggio è dato dalle palline mangiate da Pacman, dai fantasmini e dagli elementi speciali, che offrono punteggi bonus.
A causa di un bug del gioco, che blocca il giocatore al livello numero 256, il punteggio massimo teorico è di 3.333.260 punti, realizzabile mangiando per ogni livello tutte le palline, i frutti e le icone bonus e tutti i fantasmini una volta resi vulnerabili.
Il bug è dovuto al fatto che il numero del livello era registrato su un singolo byte che può ospitare, per modo di dire, un numero interno massimo pari a 256.
Giunto in questo livello, infatti, il sistema va in tilt generando segni casuali che permetterebbero di superare il livello solo conoscendo a memoria il gioco e avendo molta fortuna nel non incrociare i fantasmi.
I fantasmini di Pac Man
I 4 fantasmi hanno un nome e addirittura una loro personalità
Akabei, di colore rosso, è il fantasma più aggressivo
Pinky, di colore rosa, è aggressivo ma più veloce di Akabei
Aosuke, di colore blu, è più timido ma intelligente e tende a posizionarsi in modo da bloccare Pacman
Guzuta, di colore arancione, si muove per traiettorie casuali e non insegue direttamente PacMan.
Pacman su Google
Volete giocare a Pacman? Nessun problema. E’ ancora online il doodle realizzato 5 anni fa da Google per celebrare i 30 anni del gioco.
Per giocarci, vi basta cercare Pacman su Google per attivare il doodle.
I festeggiamenti dei 35 anni
Per festeggiare l’anniversario, a Tokyo andrà in scena la più grande riproduzione del gioco con figuranti e la Tokyo Tower a fare da scenario.
Il suo player più celebre, Billy Mitchell, il primo ad aver concluso il gioco con un punteggio perfetto, e il creatore Tori Iwatani, festeggieranno a Chicago.
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