La truffa dell’Agenzia delle Entrate: come funziona per email e non caderci

L'email truffa dell'Agenzia delle Entrate
Da diverse settimane gira l'email truffa con il logo, utilizzato illecitamente, dell'Agenzia delle Entrate: ecco scoprire il raggiro e soprattutto evitarlo. La nostra guida riguardo questo fenomeno ai danni del cittadino.

Scritto da

Andrea Rapisarda

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Da diverse settimane gira una email truffa con il logo utilizzato illecitamente dell’Agenzia delle Entrate: come evitare il phishing

Email truffa all'Agenzia delle Entrate
Email truffa dell’Agenzia delle Entrate: come non cadere nella trappola – pianetacellulare.it

L’Agenzia delle Entrate da diverso tempo sta monitorando anche i casi di phishing. Con questo termine s’intendono le truffe ai danni dei cittadini, che possono arrivare sia attraverso l’email sia su SMS negli smartphone. Oggi ci dedicheremo ai raggiri attraverso posta elettronica, coi truffatori che si sono inventati metodi sofisticati per ingannare le proprie vittime e guardando a un pubblico di tutte le età (non solo anziani).

La nuova truffa dell’Agenzia delle Entrate: il fenomeno

Da diverso tempo, sempre più spesso siamo venuti in contatti di vicende legate a raggiri e coi truffatori che utilizzavano illecitamente il logo dell’Agenzia delle Entrate. Ultimamente gli utenti segnalano l’arrivo di email sospette, dove i ladri inviano un messaggio e dove all’interno vengono citati. Un modo elaborato per farci cadere nella loro trappola, considerato come anche l’impaginazione del messaggio digitale è molto ben curata e può facilmente ingannare le persone.

Truffa dell'Agenzia delle Entrate
Truffa per email con il logo dell’Agenzia delle Entrate: come funziona – pianetacellulare.it

Come funziona il raggiro per email

I truffatori, con un messaggio spesso scritto in un italiano molto dettagliato e tecnico, c’invitano a cliccare su un sito. Questo è l’amo per cadere nella loro trappola, poiché ci porterà in un portale creato da loro: anche qui, il sito somiglia a quello dell’Agenzia delle Entrate. Una volta cliccata la pagina, lo stesso sito vi fornirà una password, che dovrete successivamente utilizzare all’interno dello stesso link.

Tale chiave digitale vi aprirà un’ulteriore pagina, che in una mossa vi comporterà diversi danni sui vostri dati sensibili. Anzitutto entreranno nei dati del vostro computer o il vostro smartphone attraverso un atto di hackeraggio, guardando soprattutto alle generalità delle vostre carte di credito o altre prepagate. Per chi entrerà nella pagina, consegnerà quegli stessi dati sensibili all’interno del link: una mossa che vi raggirerà in qualunque caso.

Come tutelarsi in questi casi: il metodo

Partiamo da alcune sicurezze, per non essere raggirati da questi metodi: l‘Agenzia delle Entrate non contatta mai attraverso email in questa tipologia di situazioni. Se servisse, siete contattati attraverso una raccomandata in una sede vicino al vostro quartiere, dove poi vi andrete a interfacciare con il consulente. Al massimo potreste ricevere una Pec, ma non sono riconosciuti metodi alternativi (neanche per SMS o WhatsApp).

Per avere la certezza che l’email non sia veritiera, prima di aprire il link prendete un’accortezza: chiamate gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Così come nei molteplici casi di truffe con il logo di Poste Italiane (usato illecitamente), anche qui vi potranno dire che si tratta di una truffa e dovete cestinare il messaggio ambiguo.

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