È accaduto ad alcuni dipendenti di un punto vendita Euronics a Roma, ma potrebbe arrivare a coinvolgere moltissimi altri lavoratori
Il fenomeno dei licenziamenti in tronco istantanei che avvengono ormai con un semplice sms o un messaggio su WhatsApp, sta diventando sempre più dilagante. L’allarme è stato lanciato da alcuni sindacati italiani dopo quanto accaduto ad alcuni dipendenti di una azienda che opera nel Lazio, la Nova Casale Srl, la cui attività è quella di fornire lavoratori ad altre aziende. Molti dei dipendenti che lavorano proprio presso i negozi Euronics, vengono forniti proprio da questa azienda.
«Il suo rapporto di lavoro cessa contestualmente con la ricezione della presente – riporta proprio il testo del messaggio inviato dalla ditta ai dipendenti – con Suo esonero dal prescritto periodo di preavviso, in luogo del quale Le sarà erogata la corrispondente indennità sostitutiva». Il messaggio è stato inviato ad alcuni dipendenti del punto vendita Euronics sito a Casal del Marmo, a ovest di Roma. I dipendenti sono stati invitati anche a «restituire senza dilazione ogni bene aziendale che fosse ancora in suo possesso». Beffardamente il messaggio si conclude anche con la frase di circostanza, “I migliori saluti”.
Si tratta solo di uno dei tanti messaggi che quotidianamente tanti lavoratori ricevono sul proprio cellulare e sembra che questo fenomeno davvero crudele e inaccettabile, in futuro diventerà sempre più esteso, soprattutto se non dovesse intervenire una legge apposita che possa mettere al bando queste modalità irriguardose nei confronti dei dipendenti. I sindacati, nel denunciare questo esecrabile episodio, hanno dichiarato di attendersi anche altri 30 licenziamenti su Frosinone, da parte di un’altra azienda, la Kus Srl, come ha avuto modo di spiegare la Filcams Cgil Roma e Lazio.
In tutto, Euronics Italia Spa, potrebbe decidere di licenziare altri 600 lavoratrici e lavoratori dei punti vendita dislocati tra Roma e Frosinone. La cosa più grave denunciata da sindacati è che queste aziende hanno negato ai sindacati un confronto per trovare un’intesa. L’accusa delle stesse parti sociali nasce anche dal fatto che Euronics non considera i sindacati “rappresentativi”. “Hanno infatti tutte firmato il contratto collettivo con Cisal» come ha spiegato a Roma Today, Giulia Falcucci di Fisascat Cisl.
Il nuovo contratto che è stato stipulato con Cisal prevederebbe, secondo gli altri sindacati, “molte meno tutele rispetto al contratto del commercio”. Non sarebbe prevista infatti la quattordicesima così come le malattie verranno pagate meno. La situazione rimane molto critica soprattutto a Roma e Frosinone, ma a breve questi licenziamenti potrebbero riguardare altri punti vendita di Pomezia e Rieti e non si esclude che possano essere coinvolti anche lavoratori della Lombardia.
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