Anche solo fermandosi per pochi secondi, i disastri che avverrebbero sulla Terra ci potrebbero portare verso l’estinzione di massa
Hai mai pensato a cosa accadrebbe alla Terra se improvvisamente smettesse di girare anche per pochi secondi? Secondo l’applicazione della prima legge di inerzia di Newton, ogni cosa presente sulla Terra verrebbe scaraventato verso est a circa 1.040 miglia all’ora. Ovviamente la forza di questo impatto probabilmente ti ucciderebbe. Anche l’acqua avvertirebbe questa improvvisa accelerazione, quindi l’oceano prima si agiterebbe per poi impattare sulle coste verso est.
Anche gli alberi e gli edifici non sarebbero affatto al sicuro, nonostante siano radicati nel terreno. I materiali terrestri sono forti sotto compressione ma molto deboli sotto tensione. Un palazzo enorme può contenere centinaia di persone perché i suoi pavimenti e le travi di sostegno si compattano sotto il loro peso.
Ma l’inerzia che spingerebbe l’edificio verso est a causa dell’improvviso arresto della Terra sarebbe molto più forte della malta che tiene insieme i mattoni, quindi l’intera struttura collasserebbe. Le acque dell’oceano si distribuiscono sulla superficie del pianeta in base alla forza centrifuga prodotta dalla rotazione terrestre. Se il nostro pianeta smettesse di girare, in assenza della forza centrifuga, l’acqua inizierebbe a spostarsi violentemente verso le zone del pianeta dove la gravità è maggiore: il Polo Nord e il Polo Sud.
La Terra infatti, per conformazione, appare schiacciata in corrispondenza dei due poli. Polo Nord e Polo Sud sono più vicini al centro della Terra di 21 km rispetto ai punti che si trovano sull’equatore. Ecco dunque che le acque oceaniche comincerebbero a “cadere” verso i poli, formando due enormi oceani polari separati da un supercontinente attorno all’equatore.
Se il nostro pianeta addirittura rallentasse per diversi anni, sarebbe un vero disastro. Senza la forza centrifuga, gli oceani si sposterebbero verso i poli, facendo diminuire la profondità dell’oceano di 8 km attorno all’equatore. Dato che la profondità è inferiore a quella dell’oceano, l’acqua della Terra sarebbe divisa in due enormi oceani polari separati da una cintura di terra al centro. Tutto il nord della Spagna sarebbe sommerso, così come tutta l’Antartide.
Una volta che la Terra non ruota più sul proprio asse, un giorno durerebbe quanto un anno. Qualunque parte della Terra riceverebbe sei mesi di luce diurna, riscaldando gradualmente il pianeta fino a ben oltre i 100°C. L’enorme continente centrale diventerebbe più caldo e tutti i laghi e fiumi rimanenti ribollirebbero e sarebbero sospinti verso i poli da venti violenti. In questa situazione, la vita primitiva sarebbe possibile solo lungo una stretta fascia costiera. Ma è evidente che in una situazione come questa si verificherebbe un’estinzione di massa alla quale nessuno potrebbe sottrarsi.
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